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    Inter, fase difensiva sotto accusa. Stessi interpreti ma atteggiamento diverso: cosa accade?

    Inter, fase difensiva sotto accusa. Stessi interpreti ma atteggiamento diverso: cosa accade?

    • Pasquale Guarro

    Ci sono vittorie che lasciano emergere indizi da non trascurare e ieri sera l’Inter è rientrata a Milano con tante cose da rivedere. Soffermarsi sugli errori anche dopo aver conquistato i tre punti è roba da perfezionisti e non c’è altro modo di arrivare al successo se non continuando a insistere su certi concetti. Anche perché c’è una grande differenza tra l’Inter di quest’anno e quella che ha conquistato la seconda: i gol subiti e l’attenzione generale alla fase difensiva. In queste prime sei gare di campionato, i nerazzurri hanno già raccolto per 7 volte la palla dal fondo del sacco mentre l’anno scorso il bottino era di 3 reti subite in 6 incontri. 


    IL PROBLEMA - È chiarissimo che qualcosa non sta funzionando e questo diventa un bel problema se tra le competitor c’è anche chi, come la Juventus, ha subito 0 gol in 6 partite. O il Napoli di Conte, che dopo qualche sbandata iniziale sta trovando il proprio equilibrio. Mentre l’Inter, che una sua quadra l’aveva già, sembra averla smarrita. O forse anche in questo caso la questione è mentale. 

    TUTTI VOTATI ALL’ATTACCO - Viene da pensare che sia così perché gli interpreti sono gli stessi dell’anno scorso, ma con un atteggiamento diverso. La cattiveria che l’Inter ci mette quando attacca è di gran lunga superiore a quella che invece impiega quando c’è da difendere, come se ormai si sentissero più forti. E in un certo qual senso le parole di Bisseck in conferenza stampa sono state sorprendenti: “Onestamente penso che l’anno scorso sia stato talmente bello che non penso sia corretto definirlo come fosse la norma”, così ha risposto il tedesco a chi gli ha chiesto conto dei tanti gol subiti, come a voler giustificare certi attuali cali di concentrazione, che tra le altre cose vedono protagonista anche lui”.

    INZAGHI MENTE - il tecnico nerazzurro si è detto contento ma non lo è per niente, il tecnico nerazzurro è il primo a rendersi conto del fatto che certe cose non stiano funzionando, e poi è fin troppo chiaro a tutti quanto una buona fase difensiva sia alla base di ogni successo. E invece l’Inter concede troppo, lo fa mediante errori dei singoli e di reparto. Mentre contro squadre che tengono alto il livello dell’attenzione, gli uomini di Inzaghi sono riusciti a non subire gol: City e Atalanta sono due ottimi esempi da prendere in considerazione, perché quando l’Inter rispetta l’avversario si compatta. Al contrario, invece, si allunga, si riversa in avanti e non ripiega con lo stesso entusiasmo . Ma il calcio è questione di equilibri, anche mentali. 


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    ContesDeRozes
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    Gli ingiocabili parlano e scrivono come se avessero messo loro in fila nove scudetti di fila…

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