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Inter, anche il colpo in difesa diventa un problema: le ultime su Tomiyasu e Chalobah
Raramente in casa Inter si è assistito ad una finestra di mercato tanto complicata e piena di continui ribaltoni. La partenza col botto, contraddistinta dall'arrivo di Frattesi dal Sassuolo e dallo scippo di Marcus Thuram al Milan, ha presto ceduto il passo ad una serie di intoppi e complicazioni di varia natura per gran parte degli obiettivi perseguiti da Marotta ed Ausilio per completare la rosa. Incidenti di percorso dettati principalmente dalla delicata situazione finanziaria del club e del presidente Steven Zhang che, anche al cospetto dei ricchi introiti derivanti dal cammino nell'ultima Champions League e dalle cessioni di Brozovic e Onana e gli ingaggi risparmiati di Skriniar, Dzeko e Lukaku, ha varato l'ennesima campagna acquisti all'insegna del motto "lacrime e sangue". Simone Inzaghi ha appena ricevuto in dote nelle ultime ore due nuovi colpi come Carlos Augusto (a fronte della partenza di Gosens) e Arnautovic, ma la sensazione che manchi ancora qualcosa in tutti i reparti è avvalorata dall'incredibile piega presa dalla vicenda Samardzic e dalle varie piste tramontate per migliorare sia il reparto difensivo che quello d'attacco.
Se per quest'ultimo fronte l'unica speranza è quella di trovare una soluzione in uscita per Correa, ad oggi una casella rimasta certamente scoperta è quella del braccetto di destra, il centrale che andrebbe a completare una linea rimasta orfana della fisicità di Skriniar e dell'esperienza di D'Ambrosio, col solo Darmian che da adattato non può bastare a colmare il vuoto. Il giovane Bisseck, prelevato per 7 milioni di euro dall'Aarhus, è un prospetto interessante sul quale lavorare ma le prime uscite nel pre-campionato in maglia nerazzurra hanno anche denotato qualche limite a livello di concentrazione nella marcatura che necessitano di ulteriore lavoro e di pazienza prima di lanciarlo in pianta stabile nelle rotazioni. Il problema è che, con un budget a disposizione ridotto per concludere le ultime operazioni, molte delle tracce seguite nelle passate settimane sono sfumate per eccesso di attendismo. E' il caso in particolare di Merih Demiral, corpo estraneo da diversi mesi all'Atalanta e giocatore seguito e trattato a più riprese dall'Inter. Mai andata oltre l'offerta di prestito con diritto di riscatto, che alla fine ha spinto la Dea a preferire la soluzione dell'Arabia Saudita, con l'Al-Ahli vicina a chiudere per circa 18 milioni di euro.
DEMIRAL, CHE SVOLTA: CESSIONE AD UN PASSO
INTOPPO TOMIYASU - Una sorte molto simile potrebbe toccare alla suggestione Takehiro Tomiyasu, giocatore tutt'altro che centrale nelle gerarchie di Mikel Arteta e dell'Arsenal nonostante un contratto in essere fino a giugno 2025 (con opzione di rinnovo per un'ulteriore stagione). In panchina per 90 minuti nella finale di Community Shield contro il Manchester City, subentrato a match in corso nell'esordio in Premier contro il Nottingham Forest, il nazionale giapponese viene da una stagione, quella passata, in cui le occasioni dal primo minuto in campionato sono state appena 6, prima dell'infortunio al ginocchio del marzo scorso che ha chiuso anzitempo la sua prima annata inglese. A cambiare i piani sull'ex calciatore del Bologna - acquistato per oltre 18 milioni di euro - rischia di essere il serio stop a cui dovrà andare incontro il neo-acquisto Timber, vittima a sua volta di un guaio al ginocchio nella prima uscita stagionale in Premier. Nelle scorse settimane, l'Inter aveva effettuato qualche sondaggio nell'ambito della trattativa, poi sfumata, per Balogun ma la piega presa dagli eventi può rimettere tutto in discussione.
L'ALTERNATIVA - Ausilio e Marotta tengono comunque in considerazione tutte le alternative rimaste sul tavolo e non perdono di vista, per esempio, Trevor Chalobah del Chelsea, vecchio pallino del club nerazzurro nelle precedenti sessioni di mercato. Il classe '98, prodotto del settore giovanile dei Blues e figlio dell'ex Napoli Nathanel, è legato alla formazione londinese fino al 2028 ma non è una prima scelta di Mauricio Pochettino che, nell'ambito di una campagna acquisti faraonica che ha portato e porterà tanti volti nuovi, si appresta a dare il via libera agli ultimi esuberi rimasti in organico. Non è da escludere che negli ultimissimi giorni di agosto, qualora Chalobah non avesse trovato una destinazione, per lui possano riaprirsi le porti dell'Inter, con formule convenienti come il prestito con diritto di riscatto.
Se per quest'ultimo fronte l'unica speranza è quella di trovare una soluzione in uscita per Correa, ad oggi una casella rimasta certamente scoperta è quella del braccetto di destra, il centrale che andrebbe a completare una linea rimasta orfana della fisicità di Skriniar e dell'esperienza di D'Ambrosio, col solo Darmian che da adattato non può bastare a colmare il vuoto. Il giovane Bisseck, prelevato per 7 milioni di euro dall'Aarhus, è un prospetto interessante sul quale lavorare ma le prime uscite nel pre-campionato in maglia nerazzurra hanno anche denotato qualche limite a livello di concentrazione nella marcatura che necessitano di ulteriore lavoro e di pazienza prima di lanciarlo in pianta stabile nelle rotazioni. Il problema è che, con un budget a disposizione ridotto per concludere le ultime operazioni, molte delle tracce seguite nelle passate settimane sono sfumate per eccesso di attendismo. E' il caso in particolare di Merih Demiral, corpo estraneo da diversi mesi all'Atalanta e giocatore seguito e trattato a più riprese dall'Inter. Mai andata oltre l'offerta di prestito con diritto di riscatto, che alla fine ha spinto la Dea a preferire la soluzione dell'Arabia Saudita, con l'Al-Ahli vicina a chiudere per circa 18 milioni di euro.
DEMIRAL, CHE SVOLTA: CESSIONE AD UN PASSO
INTOPPO TOMIYASU - Una sorte molto simile potrebbe toccare alla suggestione Takehiro Tomiyasu, giocatore tutt'altro che centrale nelle gerarchie di Mikel Arteta e dell'Arsenal nonostante un contratto in essere fino a giugno 2025 (con opzione di rinnovo per un'ulteriore stagione). In panchina per 90 minuti nella finale di Community Shield contro il Manchester City, subentrato a match in corso nell'esordio in Premier contro il Nottingham Forest, il nazionale giapponese viene da una stagione, quella passata, in cui le occasioni dal primo minuto in campionato sono state appena 6, prima dell'infortunio al ginocchio del marzo scorso che ha chiuso anzitempo la sua prima annata inglese. A cambiare i piani sull'ex calciatore del Bologna - acquistato per oltre 18 milioni di euro - rischia di essere il serio stop a cui dovrà andare incontro il neo-acquisto Timber, vittima a sua volta di un guaio al ginocchio nella prima uscita stagionale in Premier. Nelle scorse settimane, l'Inter aveva effettuato qualche sondaggio nell'ambito della trattativa, poi sfumata, per Balogun ma la piega presa dagli eventi può rimettere tutto in discussione.
L'ALTERNATIVA - Ausilio e Marotta tengono comunque in considerazione tutte le alternative rimaste sul tavolo e non perdono di vista, per esempio, Trevor Chalobah del Chelsea, vecchio pallino del club nerazzurro nelle precedenti sessioni di mercato. Il classe '98, prodotto del settore giovanile dei Blues e figlio dell'ex Napoli Nathanel, è legato alla formazione londinese fino al 2028 ma non è una prima scelta di Mauricio Pochettino che, nell'ambito di una campagna acquisti faraonica che ha portato e porterà tanti volti nuovi, si appresta a dare il via libera agli ultimi esuberi rimasti in organico. Non è da escludere che negli ultimissimi giorni di agosto, qualora Chalobah non avesse trovato una destinazione, per lui possano riaprirsi le porti dell'Inter, con formule convenienti come il prestito con diritto di riscatto.