Alla fine lo sapevamo tutti. Prima o poi lassù avremmo visto Barcellona e Real Madrid. O, se preferite, Real Madrid e Barcellona. E così è dopo l'ultimo week end di Liga, che ha registrato la sconfitta del Levante dei miracoli sul campo dell'Osasuna e il conseguente sorpasso da parte di blaugrana e merengues, tutto è tornato alla normalità.

 

A trascinare le due squadre più forti di Spagna non sono però idoli locali. I protagonisti hanno infatti una provenienza comune e lontana dalla penisola iberica: l'Argentina. Per i tifosi del Barça non è una novità. Da quelle parti Leo Messi ormai è monumento nazionale (catalano). Fa più notizia la rinascita di Gonzalo Higuain, che non sempre fa triplette, ma anche quando si limita al golletto risulta decisivo.

 

Il suo sigillo sul terreno insidioso della Real Sociedad ha garantito a Mourinho la vetta solitaria della classifica. Una sensazione che lo Special One non provava praticamente dai tempi dell'Inter e che dà ancora più fascino alla sfida con il 'nemico' Guardiola.

 

A proposito di Pep, il Barcellona ritrova Messi, gol e gioco nel 5-0 al malcapitato Maiorca. E il tecnico fa esordire pure il 17enne Deulofeu. Ala rapidissima, lo chiamano Tintin. Ne sentiremo parlare, così come del classe '91 Cuenca, alla seconda partita da titolare e addirittura a segno sabato al Camp Nou. Il numero dei canterani lanciati da Guardiola in prima squadra sale così a 19. Italia, impara!