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  • Colpani a CM: "In estate mi sono sentito un giornalista. La Conference ora va vinta, così gestisco la pressione"

    Colpani a CM: "In estate mi sono sentito un giornalista. La Conference ora va vinta, così gestisco la pressione"

    • Federico Targetti
    E' giorno al Viola Park, e il pianeta viola che da poco più di un anno ha preso vita nel paesaggio di Bagno a Ripoli prende vita pian piano. C'è una sagoma viola che fa capolino nella struttura della prima squadra un po' in anticipo: è un profilo inconfondibile, magro... flaco. E' il profilo del "Flaco" Andrea Colpani, trequartista che la Fiorentina ha preso in prestito con diritto di riscatto dal Monza in estate, e che ci ha aperto le porte del centro sportivo per una bella mattinata. Noi, da buoni cronisti della trattativa, non potevamo non partire da questo nella nostra intervista. 

    Andrea, è stata la tua prima, vera estate da uomo mercato. Come l'hai vissuta?

    E' stata un'estate diversa rispetto al solito, ovvio. Ho cercato di guardare meno notizie che potevo, non volevo farmi prendere da troppi pensieri e ho semplicemente aspettato che il telefono squillasse. Confesso che nelle settimane precedenti il mio trasferimento mi sono sentito un po' giornalista, perché ero spesso a telefono con il mio agente per farmi aggiornare su tutte le novità. Che poi è questo che fate voi, giusto?

    Precisamente. E arrivati a ottobre inoltrato, la tua esperienza sta andando come ti immaginavi? 

    Devo dire che ho trovato esattamente quel che mi aspettavo di trovare. Mi aspettavo una piazza caldissima e ne ho trovata una dal calore incredibile, mi aspettavo una squadra forte e non sono stato deluso, mi aspettavo un centro sportivo all'avanguardia e ho trovato il Viola Park. 

    Calore vuol dire ambizione, e ambizione inevitabilmente vuol dire pressione. Si percepisce? 

    Sì, ce n'è molta, i tifosi giustamente si aspettano tanto e noi cerchiamo di fare il massimo. Da parte mia, io cerco di stare il più tranquillo possibile e di mostrare le mie qualità senza far caso a quello che sta intorno. Preoccuparsi troppo è il modo più rapido per poi fare brutte figure. 

    Anche perché in panchina hai una garanzia. Hai notato cambiamenti in Palladino rispetto al 2023/24?

    Il mister mi dà tranquillità, vuole che mi comporti come al solito. Lui ha moltissima voglia di emergere, l'ha sempre avuta e la sta facendo vedere anche qua. 

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    Kean, Gudmundsson e Bove, i tuoi compagni d'attacco. Cosa ti ha colpito maggiormente di loro?

    Moise solo a guardarlo ti fa impressione per la sua enorme forza fisica. Gud ha una calma olimpica abbinata a grande tecnica, mentre se penso a Edo mi viene in mente un trattore perché corre per tutti i 90 minuti e non si ferma mai. 

    La Serie A, la convocazione in Nazionale, adesso manca il trofeo, magari continentale. Quest'anno hai la prima chance con la Conference League, che per la Fiorentina è un conto aperto.

    Vincere un trofeo europeo è sicuramente un obiettivo. Noi vorremmo sempre migliorare quanto fatto l'anno precedente, e sappiamo tutti che per non uno, ma due anni siamo arrivati in finale. L'unico modo per fare meglio è portare a casa il trofeo, lavoreremo per questo.

    Con Colpani abbiamo esplorato la particolarità del suo ruolo in campo e del suo modo di vedere il gioco, ma anche dei personaggi che hanno ispirato, guidato e accompagnato la sua carriera fino ad oggi. L'intervista prosegue sul nostro sito.

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