Cardinale: "Stadio? Progetti ambiziosi". Financial Times: "I politici spingono per far investire insieme Milan e Inter"
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I rossoneri si preparano a tornare in campo in Serie A dopo la sosta, a San Siro arriva il Venezia nella 4a giornata e per la squadra di Paulo Fonseca è vietato sbagliare. Si cerca la prima vittoria stagionale anche per rialzare il morale in vista dell'esordio in Champions League contro il Liverpool, il tutto in un clima delicato. Cardinale sarà allo stadio in occasione della partita, non ci sarà invece Zlatan Ibrahimovic nel mirino della critica.
MILAN-VENEZIA, ASSENTE IBRAHIMOVIC. CI SARA' CARDINALE
PARLA CARDINALE - Cardinale, numero uno di RedBird, è intervenuto durante l'evento IMG x RedBird summit tenutosi mercoledì e, come riportato dal Financial Times, ha rilasciato alcune battute sui rossoneri: "Quello che sto cercando di fare è portare ciò che ho imparato in 30 anni in America nel calcio europeo. C’è una grande opportunità di riportare il Milan ai fasti di un tempo".
"VALUTAZIONI GONFIATE" - Durante l'evento Cardinale ha puntato il dito sull'ingresso dei fondi di private equity nel mondo dello sport e del calcio in particolare. L'interesse da parte dei fondi ha portato a valutazioni "massicciamente gonfiate" basate su "nozioni semplicistiche" riguardo alla futura crescita del settore, con un impatto "negativo per l'ecosistema" perché il denaro è stato semplicemente parcheggiato nel settore senza alcun reale sforzo per migliorare le prestazioni del business sottostante.
LO STADIO - "Abbiamo progetti ambiziosi, come quello di costruire un nuovo impianto all’avanguardia che vada a sostituire l’ormai vetusto San Siro che condividiamo con i rivali dell’Inter. Si tratta di un tema controverso, i politici locali volevano che i due club investissero nelle strutture esistenti. Il Financial Times, inoltre, aggiunge che: "RedBird ha dovuto affrontare venti contrari, tuttavia, con i piani dello stadio che si sono rivelati controversi, con i politici locali desiderosi che i due club investano congiuntamente nelle strutture esistenti".
INVESTITORI - "Si tratta del mio settore che sta entrando nello sport. Il problema del mio settore è che sono gestori di asset. Vogliono solo acquistare, e questo non è positivo per le aziende basate sulla proprietà intellettuale", ha aggiunto Cardinale, come riporta Calcio e Finanza. Secondo il numero uno di RedBird, i proprietari di asset sportivi chiedono troppo spesso agli investitori di pagare "premi di controllo per quote di minoranza senza governance, senza diritti informativi e senza via d’uscita", paragonando la situazione alla bolla tecnologica dove "bastava mettere una “e” davanti a qualcosa e tutti lo volevano. Cosa portano gli investitori di private equity? Portano liquidità, ma c’è un modo migliore per farlo. Dovremo trovare un atterraggio morbido perché al momento è tutto massicciamente gonfiato".
SETTORE - "Il motivo per cui c’è questa domanda di esposizione allo sport è a causa di queste nozioni semplicistiche secondo cui lo sport cresce sempre. Non è correlato al macro, ha superato l’S&P nell’ultimo decennio. C’è del merito in queste affermazioni, ma ora le stanno solo spingendo e tutti vogliono entrare nel settore", ha concluso Cardinale.
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