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    Caos Lucchese, addii di massa e rischio penalizzazioni. La nuova proprietà: "Stiamo verificando lo stato dei conti"

    Caos Lucchese, addii di massa e rischio penalizzazioni. La nuova proprietà: "Stiamo verificando lo stato dei conti"

    A pochi giorni dalla scadenza federale per il pagamento di tre mensilità ai tesserati (novembre, dicembre, gennaio) – una somma che sembra aggirarsi attorno ai 700/800mila euro – la nuova proprietà della Lucchese, la SLT di Roma, non è ancora riuscita a mettere insieme le risorse necessarie. Secondo quanto dichiarato da Stefano Sampietro, ciò significa che, fino a ieri, non è stato effettuato alcun versamento in Lega.

    Secondo il quotidiano La Nazione, durante l’acquisto della Lucchese dal gruppo Bulgarella, la Sanbabila, società acquirente, non ha proceduto a una due diligence accurata. Se fosse stata eseguita, si sarebbe subito appurato l’esistenza di un debito certificato di alcuni milioni, oltre agli impegni economici in scadenza per lunedì prossimo, che ammontano a oltre 7-800mila euro, con l’aggiunta di un ulteriore milione necessario per portare la stagione a termine.

    A rendere la situazione ancora più controversa è la dichiarazione dell’avvocato Longo, attuale presidente della Lucchese, il quale ha sostenuto in conferenza stampa – e ribadito successivamente – che anche la “vecchia” proprietà, ossia il gruppo Bulgarella, dovrebbe farsi carico del pagamento delle tre mensilità, in quanto la Sanbabila sarebbe entrata in possesso della società a metà gennaio. Tuttavia, logiche di mercato suggeriscono che chi acquista si accolla debiti e crediti, mentre la fideiussione del gruppo Bulgarella non è ancora stata sostituita dalla nuova proprietà.

    Sorge il quesito fondamentale: la SLT dispone davvero delle potenzialità economiche per reggere una società calcistica? E perché Sanbabila e poi la SLT si sono avventurate in questa impresa, pur sapendo sin dall’inizio che avrebbero gestito una società in perdita?

    Il clima si è ulteriormente complicato con un nuovo colpo di scena: ieri, Giuseppe Vitaglione ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di collaboratore del direttore generale Riccardo Veli. Contestualmente, sembrerebbe che la nomina di Luca Nember a direttore sportivo – possibile ritorno di Ferrarese – sia stata annullata, con il siluramento, insieme a Pasquale Matarrese, responsabile dell’area tecnica. A peggiorare la situazione, si intensificano le voci su un possibile mancato pagamento degli emolumenti ai giocatori, con il rischio di conseguenti penalizzazioni.

    Nel frattempo, i neo proprietari della Lucchese, Stefano Sampietro e Alessandro Bui di SLT Associati srl, sono giunti in città per un primo contatto con la stampa locale, accompagnati dal direttore generale Riccardo Veli. 

    In un confronto diretto con i giornalisti, i due hanno spiegato che l’acquisto del club rappresenta per loro una sfida e un’opportunità: "Siamo già nel mondo dello sport con una società di basket a Roma e si sono create le condizioni per provare nel calcio e dare una mano a questa società".

    Riguardo allo stato dei conti, i nuovi amministratori hanno ammesso che, a causa dei tempi stretti, non è stata possibile una due diligence approfondita. Attualmente sono impegnati a verificare la veridicità delle informazioni ricevute, in particolare per quanto concerne i conti della gestione precedente, riferita al Gruppo Bulgarella. Le fideiussioni restano invariabili, con la prospettiva di rivederle in base agli accordi con gli emittenti, mentre le priorità operative si concentrano su altri fronti.

    Infine, i neo proprietari hanno affrontato anche la questione degli stipendi, assicurando: "Siamo tranquilli, siamo qui a apposta oggi, stiamo lavorando anche per questo nonostante i tempi stretti, ci stiamo muovendo".

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