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Allegri disegna il nuovo vestito di Rabiot, ma la Juve ha altri piani sul mercato
IL SERGENTE E LA REGOLA DEL TRE - Che la Juve stia studiando il grande colpo da regalarsi in estate, anche in vista dell'avvicinamento al centenario di proprietà della famiglia Agnelli, non è mistero. Che il reparto individuato sia quello di centrocampo neanche, soprattutto alla luce dell'investimento già fatto a gennaio su Vlahovic per l'attacco. Se Paul Pogba è l'eterno sogno nel cassetto, la novità degli ultimi giorni è il riavvicinamento a Sergej Milinkovic-Savic e il contatto con il suo agente Kezman: un interesse vecchio e ribadito, perché se in estate ci saranno le condizioni per strapparlo alla Lazio dopo anni di resistenza ferrea di Lotito, allora i bianconeri ci proveranno. Ma se la Juve punta Milinkovic, punta un giocatore che ha dato il meglio di sé da mezzala in un centrocampo a tre, arrivare al serbo vorrebbe dire rinunciare all'idea di centrocampo a due nel quale Allegri vede tanto bene Rabiot.
IL 2023 SI AVVICINA - E questo pone nuovi, inevitabili, interrogativi sul futuro del francese, a maggior ragione se si considera che il contratto che lo lega alla Juve scadrà nel 2023. Mamma Veronique ha assicurato che il ragazzo per il momento sta bene in bianconero e ha accusato la stampa italiana di essere l'unica a volerlo fuori dal club torinese, ma nelle ultime sessioni la Juve ha realmente provato a cederlo per realizzare plusvalenza e, soprattutto, liberarsi del pesante ingaggio: lo ha fatto battendo la pista britannica e tendando, da ultimo, con il Newcastle, senza che l'operazione andasse a buon fine. Allegri sembra avergli cucito una nuova veste per un futuro più brillante, ma i dubbi sul futuro non si dissipano e anzi si aggiunge un nuovo scenario: che la Juve e Rabiot non riescano a separarsi neanche in estate e che un addio a parametro zero, così come era iniziato tutto, diventi più che una remota possibilità.