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    Allegri: 'Scudetto? Battendo l'Inter avremmo avuto una speranza. I complimenti mi danno fastidio, qui si deve vincere' VIDEO

    Allegri: 'Scudetto? Battendo l'Inter avremmo avuto una speranza. I complimenti mi danno fastidio, qui si deve vincere' VIDEO

    • Redazione CM
    Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri è tornato a parlare in conferenza stampa, in vista della sfida di campionato contro il Cagliari, all’Unipol Domus sabato sera alle 20.45: "Per noi contano i tre punti, non bisogna perdere di vista il nostro obiettivo". 



    LA PARTITA - "Sarà una partita complicata, giocare a Cagliari è sempre difficile. È una squadra fisica che alza molto la palla, secondo me verrà fuori una brutta partita. Non siamo tantissimi ma non deve essere una scusante. Oggi valuterà se giocare con centrocampo a due o a tre. Il nostro obiettivo resta arrivare quarti. Ora abbiamo la Roma a cinque punti di distanza e dobbiamo fare attenzione. Non possiamo rischiare che dietro si avvicinino".

    RABIOT - "È normale che si trovi meglio a due. Con l'Inter ha fatto una partita buona tecnicamente, poi dopo ci sono partite dove per necessità dobbiamo giocare a tre. A volte giocherà bene altre no, l'importante resta sempre il risultato".

    ATTACCO - "Partita giusta per Bernardeschi? Può essere la partita giusta per lui, per Kean, per Vlahovic. Ci mancano i gol ed è fondamentale segnare a sette partite dalla fine. È quello che sta facendo la differenza con le squadre che ci stanno davanti". 

    VILLARREAL - "Siamo stati criticati, il Villarreal ha fatto un’ottima gara con il Bayern. Contro di loro abbiamo fatto due ottime prestazioni, ma non è bastato. È una squadra scomoda, ma in Champions così come in campionato, conta il risultato". 

    MCKENNIE E BONUCCI - "Tornare per il finale? Al momento cammina, è ancora in ritardo. Speriamo nel giro di un mese possa tornare a disposizione perché mancherebbero ancora 4-5 partite. Bonucci? Sta meglio, valuterò se farlo giocare dall’inizio o se farlo partire in panchina".

    INTER - "Non ho pensato, dopo la sconfitta ho analizzato la partita. Penso sempre in maniera lucida a quello che sta facendo la squadra quest'anno, credo tutti alla fine abbiano la posizione che meritano. Da ora si può solo migliorare, possiamo lavorare perché abbiamo quasi sempre una partita a settimana. Il meritare di vincere è una roba astratta. Il nostro obiettivo è sempre stato arrivare nelle prime quattro. Ora abbiamo la Roma a cinque punti ma dobbiamo fare attenzione, poi la condizione psicologica cambia. Con la Roma abbiano il vantaggio degli scontri diretti. Però non possiamo ridurci a rischiare che la Roma si avvicini. Battendo l'Inter avevi una piccola speranza per lo scudetto, però dovevi vincere tutte le partite che è praticamente impossibile. Ora bisogna svoltare e fare più punti possibili, però domani abbiamo una partita complicata perché nel giro di una settimana si rischia di passare da lottare per lo scudetto ad avere la Roma vicina. Bisogna essere lucidi su questo, domani è una partita tosta che va giocata in un certo modo".

    NESSUN RIMPIANTO - "Nella vita i rimpianti non servono, non si devono avere. Siamo quarti e meritiamo di esserlo, abbiamo avuto un'occasione importante con l'inter e non l'abbiamo sfruttata. Il resto è tutta aria fritta. Tutti i giocatori che ho devono dare il loro contributo per raggiungere gli obiettivi, indipendentemente da che uno rimanga o vada via. Abbiamo giocatori a scadenza di contratto, siamo tutti in ballo. Bisogna rimare concentrati. I complimenti non servono a niente. Poi questa roba dei complimenti mi dà fastidio, perché poi si trovano alibi. Altrimenti diventiamo la squadra che si accontenta dei complimenti, che trova alibi o altro. Non ci devono essere alibi o complimenti, ci devono essere solo vittorie".

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