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Abraham tra Milan e Roma: l'idea per prenderlo a titolo definitivo

Francesco Guerrieri
38 minuti fa
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Proprio lui, Tammy Abraham. Due coltellate alla schiena della Roma eliminata dalla Coppa Italia per una doppietta del suo ex attaccante. Il settore ospiti di San Siro l’ha riempito di fischi, soprattutto dopo i due gol decisivi per il passaggio del turno del Milan; lui non l’ha presa benissimo: “Mi hanno fatto male, perché tutti sanno cosa hanno significato per me i tifosi della Roma”. Quei colori giallorossi rimangono sbiaditi alle spalle dell’attaccante inglese, il presente è a tinte rossonere e con quelli di ieri è salito a 8 gol stagionali.

LA FORMULA DI ABRAHAM AL MILAN - Prima era considerato vice o spalla di Morata, oggi è la prima alternativa a Santiago Gimenez. Abraham sa che non ha il posto da titolare, ma in questi mesi il suo rendimento sarà tenuto sotto osservazione da dirigenza e allenatore: arrivato in prestito secco in uno scambio con Saelemaekers (che si è trasferito a Roma con la stessa formula), non è escluso che a fine stagione il Milan possa sedersi a parlare con i dirigenti giallorossi per provare prenderlo a titolo definitivo.

OSTACOLI E SOLUZIONI - Difficile che nell’affare venga inserito anche l’esterno belga, che piace a Conceiçao: l’allenatore portoghese lo sta studiando da lontano e nel 2025/26 vorrebbe riportarlo alla base per tenerlo, l’ostacolo principale legato alla possibile permanenza di Abraham a Milano è legato all’ingaggio del giocatore: per i rossoneri sono considerati troppi i 6 milioni di euro a stagione che percepisce attualmente nel suo contratto con la Roma, ma se il giocatore fosse disposto a ridursi lo stipendio - arrivando a circa 3 milioni - allora può essere un’idea di mercato per l’estate.