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Walter Sabatini: "Totti un egoista prigioniero della Roma"
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"Non poteva non esserci egoismo in lui, la vita l'ha condotto su quel sentiero e non ha mai avuto la forza intellettuale di liberarsi. A Roma è stato un prigioniero, già a 17 anni non poteva uscire di casa: l'isteria che ho visto verso di lui l'ha pagata con la solitudine, anche oggi è un ragazzo solo".
Questi, invece, il passaggio di Sabatini su un possibile ritorno di Totti a Roma, in qualità di dirigente: "Totti ha sensibilità e capacità di giudizio. Non gli riconosco la cultura necessaria a vivere nel branco, ma merita di essere un dirigente. Non come Ibra, troppo generico: devono affidargli il comparto sportivo. Gli devono dare un ruolo di responsabile del comparto sportivo: i mestieri si imparano".