![Taranto, una triste storia italiana: club a un passo dal fallimento, ragazzini in campo per non perdere la Serie D](https://cdn.calciomercato.com/images/2025-02/taranto.tifosi.protesta.2025.1440x864.jpg)
Taranto, una triste storia italiana: club a un passo dal fallimento, ragazzini in campo per non perdere la Serie D
- 41
IN CAMPO I RAGAZZINI - Il club però ha deciso di non ritirarsi dal campionato e sta presentando, weekend dopo weekend, una squadra fantasma: negli ultimi due turni sono arrivati due 6-0 di fila contro Sorrento e Casertana. Finora il Delfino ha incassato 12 sconfitte di fila, subendo 42 reti e segnandone appena 4, ma soprattutto è rimasto senza giocatori, con i titolari che hanno messo in mora il club e fanno sciopero, mentre in campo rimangono i ragazzini delle giovanili, mandati allo sbaraglio. Lo scenario è quello di una proprietà assente, che da mesi non paga gli stipendi, mentre nuovi fantomatici acquirenti compaiono e scompaiono, aleggiando come avvoltoi attorno a una carcassa in decomposizione.
ANCHE LA TURRIS - Una storia surreale, a cui la terza serie del calcio italiano ci ha purtroppo abituato, soprattutto al Sud: nello stesso girone anche la Turris sta vivendo una situazione molto simile, con due formazioni sull'orlo del baratro, che probabilmente non riusciranno nemmeno a finire il campionato, falsando la regolarità del torneo.
UN'AGONIA ANNUNCIATA - I pugliesi l’anno scorso avevano raggiunto i playoff e adesso scompariranno con ignominia dal professionismo: problemi economici e finanziari che sono iniziati sin da agosto, dopo i disguidi legati allo stadio Erasmo Iacovone nella scorsa stagione. Già in ritiro il patron Massimo Giove annuncia il disimpegno, col pretesto dei Giochi del Mediterraneo che avrebbe reso indisponibile l'impianto per quasi due stagioni: il resto è un pianto greco, con due penalizzazioni di fila e alcuni imprenditori presentatisi come salvatori della patria che poi sono spariti. Giove nel frattempo si tiene il club, nei confronti del quale la sua famiglia detiene un importante credito: ora il piano, si fa per dire, è puntare una retrocessione pilotata sul campo, per ripartire dalla Serie D, con una situazione debitoria di 4 milioni di euro che vanificherebbe comunque tutto.
LA PROTESTA DEI TIFOSI - Intanto è arrivata la pesante contestazione dei tifosi (foto pallonateinfaccia), che hanno ritardato l'inizio dell'ultimo match casalingo: gli stessi preferirebbero fallire, liberarsi dell'attuale proprietà e ripartire dall'Eccellenza, anche perché l’alternativa è scivolare addirittura in Promozione, se il fallimento arriverà a giugno a retrocessione in D già sancita. Il giorno clou sarà il 16 febbraio, prossimo termine di pagamento degli stipendi: secondo le norme FIGC, alla seconda scadenza non rispettata scatta l’esclusione dal campionato: senza 350mila euro per quella data, il Taranto verrà cancellato sin da subito.
Commenti
(41)Scrivi il tuo commento
Il problema è che si Taranto in generale non se ne fotte nessuno. Non si riesce a chiudere l' ILV...