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    Romamania: avrebbe vinto pure Mourinho, ma con De Rossi si riparla di calcio

    Romamania: avrebbe vinto pure Mourinho, ma con De Rossi si riparla di calcio

    • Alessandro Austini
    Nove punti, otto gol segnati contro due subiti, giocatori rigenerati, l'appoggio dei tifosi e l'aiuto della società attraverso un mercato nel complesso molto logico. Non poteva iniziare meglio l'avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. La sua squadra è la novità più fresca e convincente del campionato in questo avvio del 2024, una candidata alla Champions tornata finalmente credibile dopo un girone d'andata condotto ben al di sotto delle aspettative. La nuova Roma ha voglia di giocare, segnare, divertirsi e si sente più leggera. 

    IL BUG - Il calendario, senza impegni infrasettimanali, ha dato una grossa mano e infatti il rendimento sta crescendo di partita in partita: la vittoria con il Cagliari non è mai stata in discussione, a differenza dei precedenti due successi sofferti con Verona e Salernitana. Il "bug" giallorosso stavolta si è attivato solo nei minuti finali del primo tempo, ma aver segnato all'inizio delle due frazioni ha trasmesso ulteriore sicurezza a un gruppo che ha riscoperto quella piacevole sensazione di sentirsi forte. 

    LA MANO DI DDR - Perché è l'allenatore a sottolineare ogni volta, in allenamento e davanti alle telecamere, la qualità della squadra, al contrario di quanto faceva Mourinho, per motivi facilmente intuibili. Ma ormai è storia noiosa e passata ed è giusto guardare avanti, contando sulla rinnovata fiducia acquisita dai vari Pellegrini, Karsdorp, Zalewski, solo per citare tre esempi di giocatori che hanno tratto beneficio dalla cura DDR e hanno cambiato passo. 

    CRISTANTE E ANGELINO OK - Oltre alla difesa a quattro che ha restituito un uomo in fase offensiva e aiuta quindi a occupare meglio gli spazi quando si attacca, è interessante il ritorno di Cristante nel ruolo di mezzala. Lui che si era specializzato nella posizione di mediano statico e difensivo, ha riscoperto la capacità di inserimento che lo aveva reso uno dei migliori centrocampisti italiani nell'annata d'oro di Bergamo. Riempire l'area è adesso uno degli obiettivi principali della Roma e Cristante in questo senso può aiutare moltissimo. Positivo anche l'impatto di Angelino in una partita in cui ha potuto dedicarsi a quello che sa fare meglio: attaccare e crossare. Lui e tutta la squadra sono chiamati però a ben altre prove, prima di poter parlare concretamente di una svolta. 

    ARRIVA L'INTER - Il rischio più grande adesso, circondati da questa aria di ottimismo, è infatti quello di dare eccessiva importanza a tre vittorie che forse sarebbero arrivate anche senza il cambio di allenatore. Giocare in otto giorni contro Inter, Feyenoord e Frosinone (le ultime due in trasferta) sarà tutta un'altra storia e si può dire che la stagione "vera" cominci sabato. Con una differenza sostanziale: ora a Trigoria si parla tanto di calcio e molto meno di altro. Aiuterà. 
     

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