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Gasperini dice no alla Roma, ecco i nuovi candidati: da Fonseca a De Zerbi
FONSECA - E’ il maggior indiziato per sposare un progetto giovane. Diventato famoso per essersi presentato in conferenza stampa con la maschera di Zorro, ma apprezzato sopratutto per i risultati ottenuti prima con lo Shakthar del dopo Lucescu dove ha vinto due campionati e valorizzato giocatori come Taison, Fred e Marlos. Votato a un calcio offensivo ma non eccessivamente spregiudicato, il portoghese che piace a Baldini adotta il 4-2-3-1e ha detto che gli “piacerebbe allenare in serie A”.
DE ZERBI - Tra gli italiani è sicuramente il preferito da Baldini. L’erede di Di Francesco al Sassuolo, elogiato pubblicato da Guardiola in un’intervista, piace a Baldini e non dovrebbe avere problemi ad accettare la Roma (a meno di clamorose sorprese). Il suo nome era già uscito qualche mese fa, poi oscurato dalle candidature di Conte e Gasperini. In questa stagione al Sassuolo ha raggiunto un 11° posto senza patemi di salvezza sviluppando un gioco fortemente offensivo. E con parecchi problemi in difesa.
BENITEZ - Per curriculum, esperienza in Italia e impatto emotivo è forse il nome più adatto in questo momento per la Roma. Lo spagnolo, però, si trova bene al Newcastle e l’imminente cambio di proprietà dovrebbero spingerlo a restare in Premier. Nelle scorse settimane, però, la sua candidatura è stata proposta alla Roma. Benitez non si spaventerebbe di certo della piazza capitolina dopo aver allenato e vinto nel Liverpool, Valencia, Real Madrid, Napoli, Inter e Chelsea. In totale conta ben 13 trofei, parla 4 lingue e preferisce il modulo 4-2-3-1.
BLANC - Anche lui ha esperienza nel calcio italiano e ha guidato squadre prestigiose come il Psg. Si è proposto più volte alla Roma e pure lui vanta un’amicizia con Baldini. Peccato che non alleni dal 2016, ed accettare una sfida così ostica potrebbe essere un’arma a doppio taglio.
GIAMPAOLO - Altro profilo molto stimato da Baldini. Di indubbia competenza tattica, fa riflettere però la fragilità emotiva che l’ha portato in passato quasi a scappare da piazze calde. Così come conta il fatto che in 13 anni, da quando è diventato primo allenatore, ha cambiato 8 squadre senza mai poi portare a casa nulla che non fosse un buon piazzamento. Quest’anno, nonostante la presenza di un Quagliarella in stato di grazia non è andato oltre il nono posto.
GATTUSO - Totti lo porterebbe subito sulla panchina, Baldini no. L’ex campione del Mondo è fresco di esonero al Milan) nonostante una stagione che l’ha visto tra le prime 4 fino a 9’ dalla fine del campionato. Abile a districarsi in situazioni societarie complicati (vedi il Pisa) Gattuso ha un carattere forte, sa farsi amare da giocatori e tifosi ma non risponde alle esigenze estetiche di Baldini. Poche chance.