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Napolimania: De Laurentiis, sentito Raiola? Cancella la clausola di Sarri
E SE MINO... - Con un interrogativo inevitabile sullo sfondo. È solo una coincidenza che le prime carezze di Raiola a Sarri arrivino nella stagione in cui si aziona la clausola che porterà Sarri a liberarsi (se lo vorrà) dal Napoli per una cifra importante ma quasi irrisoria per i grandi club, ovvero quegli 8 milioni voluti da De Laurentiis in sede di rinnovo? La sensazione che Raiola possa aver fiutato l'affare e voglia trovare il margine per diventare l'artefice del trasferimento di Sarri in un grande club è piuttosto tangibile. Forse, avrà condiviso questo pensiero anche Alessandro Pellegrini, storico manager di Sarri, che poco dopo l'intervista dell'agente di Ibra e Balotelli, ha ironizzato con un tweet piuttosto velenoso: “Prima lo minaccia..poi gli dice che si fa suggerire la formazione adesso lo sogna lontano da Napoli...fai pace con il cervello...”. Una frase, poche parole che servono a mettere un punto: io c'ero, ci sono e vorrò essere.
ORA TOCCA AD AURELIO - Pellegrini vuole esserci e batte un colpo. Ora, però, se il Napoli vuol continuare nell'era Sarri tocca a De Laurentiis fare lo stesso. I contratti vanno rispettati, è solito ripetere il patron. Vanno, però, anche rivisti se è necessario. Pensare che con Sarri possa essere uno di questi casi non è così difficile. Sarri guadagna circa un milione e mezzo a stagione. Ed in un passato non troppo lontano ha già spiegato come ci sia, da parte sua, il desiderio di monetizzare, come è legittimo per ogni professionista che dimostra di aver raggiunto il suo valore. Ed è un valore aggiunto anche quello che Sarri conferisce ai calciatori che allena. Valore che si vede in campo e che si può far valere anche in sede di mercato. Se oggi De Laurentiis potrà vendere certi calciatori a determinati standard sarà perché Sarri glielo avrà consentito. La tara consente una facile deduzione: considerare Sarri come un top player, con uno stipendio da 4-5 milioni l'anno e soprattutto cancellando la clausola consentirebbe al Napoli di preservare il suo quid pluris al variare degli interpreti sul terreno del San Paolo. E sedersi già da subito a discutere, senza pensare che un contratto già c'è, sarebbe una mossa lungimirante per il futuro del club.