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    Napolimania: fame e anima ritrovate, Conte apre per la prima volta allo Scudetto e il calendario aiuta

    Napolimania: fame e anima ritrovate, Conte apre per la prima volta allo Scudetto e il calendario aiuta

    • Claudio D'Amato
    Un pareggio che sa di vittoria. Sì, perché il guizzo di Philip Billing ha ridato al Napoli le certezze parzialmente smarrite per strada lungo l'asse Roma-Udinese-Lazio-Como e fatto tornare a ruggire anche colui che ha ricostruito dalle fondamenta una squadra che nel post Scudetto non aveva più un'anima. La parole di Antonio Conte al termine dell'incrocio al vertice con l'Inter sanno di primissimo proclama in chiave Scudetto, dimostrazione tangibile di come la prestazione offerta dagli azzurri contro la capolista abbia lasciato contenti i tifosi e soprattutto il proprio allenatore.

    DAL -4 ALLA CONSAPEVOLEZZA - Ancor più che con la qualità, il Napoli ha ripreso Lautaro & co. con tanto cuore e con quel carattere figlio di chi lo guida dalla panchina. Cali di concentrazione mandati in soffitta e voglia di restare aggrappati al treno tricolore hanno portato i partenopei a premere con costanza sull'acceleratore, sapendo reagire da big allo schiaffo inflitto dal sinistro da campione di Federico Dimarco. La meravigliosa punizione valsa lo 0-1 avrebbe potuto tramortire chiunque, invece ha fornito la scossa necessaria ad abbandonare l'impasse di febbraio e presentarsi alle porte della primavera con l'abito che Conte predilige: quello da 'sporcare', necessario per chi vuole andare in battaglia pur sapendo che il favorito non sei tu. Dal -4 alla rinnovata consapevolezza di poter continuare ad alimentare ciò che ha iniziato a prender forma da settembre, un qualcosa che Conte ha sempre (strategicamente?) rigettato invocando lavoro e pazienza ma su cui per la prima volta - grazie alla zampata di Billing - ha sentito di sbottonarsi.

    "SE VOGLIAMO POSSIAMO" - "Se vogliamo, noi ci siamo", "Se vogliamo possiamo": concetti espressi e rimarcati nella conferenza post Napoli-Inter dal tecnico salentino, che ha preso coscienza di aver corretto i bug mostrati negli ultimi 30 giorni e constatato che, al cospetto di una grande come l'Inter, le sue doti motivazionali si sono rivelate cruciali per non consentire la mini fuga dei nerazzurri.

    UN NAPOLI "ROMPISCATOLE" - Conte vuole una squadra in grado di "rompere le scatole fino alla fine", missione ancor più possibile dopo aver capito che l'1-1 strappato in extremis contro la squadra di Inzaghi "ad 11 giornate dal termine potrebbe essere influente non solo per la classifica ma anche dal punto di vista di personalità". Dove non arrivano rosa lunga e giocate del singolo arriva la fame, caposaldo su cui si è basata la rinascita azzurra che ad oggi ha prodotto un sogno Scudetto vicino alla realtà.

    DOPO MARZO ASSIST DAL CALENDARIO - Uno dei motivi per i quali il Napoli può e deve crederci è offerto dal calendario, che dopo un marzo ancora complicato annovera - perlomeno sulla carta - ostacoli abbordabili: archiviato l'esame Inter c'è la Fiorentina, poi la trasferta spartiacque di Venezia a separare il match contro i viola da un altro incrocio altisonante. Il 30 marzo al 'Maradona' si presenterà il Milan, infine la visita al Bologna che inaugurerà aprile. I partenopei, poi, sfideranno: Empoli, Torino, Genoa e Cagliari in casa; Monza, Lecce e Parma fuori. A Conte, dunque, il compito di tenere alta l'asticella psicologica in gare che possono sembrare alla portata.

    BILLING/GILMOUR: DUALISMO INATTESO - Alla faccia delle perplessità sbandierate da molti sulla bontà delle alternative presenti in organico, proprio dalla panchina nasce un dualismo che non t'aspetti: quello tra Billing e Gilmour. A stapparlo è stato l'infortunio di Anguissa (out altre 3 settimane), che contro l'Inter ha portato l'allenatore a preferire il palleggio scegliendo l'ex Brighton dall'inizio. Una mossa che ha preso corpo man mano che si stesse avvicinando il calcio d'inizio e rivelatasi felice, perché Billy ha risposto alla grande e il danese (già convincente a Como) entrando ha regalato il pari e la scarica di "emozioni" su cui il tecnico leccese si è soffermato nel dopopartita. Ecco perché, in vista di Napoli-Fiorentina, domande sorge spontanea: chi giocherà titolare tra Billing e Gilmour? Un rebus che, considerate le lacune in quanto a 'piani B', siamo certi sarà un piacere risolvere.

    SE IL BUONGIORNO SI VEDE DALL'INTER... - Impossibile, infine, non esaltare Buongiorno. Il ritorno al 100% dell'ex Torino fa tutta la differenza del mondo: per informazioni rivolgersi a Lautaro e Thuram, anestetizzati da anticipi e letture del numero 4 azzurro. Una prestazione attenta e gagliarda, nonché l'ennesima riprova di quanto il colpo piazzato in estate da Manna si sia rivelato felicissimo. Non a caso, a DAZN, nei giorni scorsi il ds lo aveva incensato così: "Uno dei migliori difensori italiani ha scelto di legarsi ad un progetto come il nostro: un motivo d'orgoglio. Forse è stato l'affare che mi ha lasciato di più". Ale is back.

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