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  • Napoli, Conte ha capito la lezione? I "panchinari" decisivi per lo Scudetto, quando tornano Neres e Anguissa

    Napoli, Conte ha capito la lezione? I "panchinari" decisivi per lo Scudetto, quando tornano Neres e Anguissa

    • Andrea Distaso
    Napoli, la strada ora è in discesa? La risposta sembrerebbe poter essere affermativa, dopo il pareggio strappato nel finale all'Inter nello scontro diretto per lo Scudetto da cui la squadra di Antonio Conte è uscita rafforzata sul piano della convinzione. Se è vero che per la quinta partita consecutiva gli azzurri hanno fallito l'appuntamento coi 3 punti, il fatto di essere rimasti a strettissimo contatto coi campioni in carica e in una situazione di relativa emergenza infortuni fa guardare al futuro con moderato ottimismo. Pensando soprattutto ad un calendario che, da qui al 25 maggio, non metterà più il Napoli di fronte a big match di un certo peso.

    Fiorentina, Venezia, Milan, Bologna, Empoli, Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari: queste sono le dodici avversarie che attendono Conte e i suoi per provare a superare in volata Inter e Atalanta, attese rispettivamente da un programma reso più fitto dalla corsa alla Champions (che riprende la prossima settimana con l'ottavo di finale contro il Feyenoord) e dalla semifinale di Coppa Italia col Milan e, nel caso dei bergamaschi, di un calendario molto più proibitivo e con ancora diversi confronti diretti sul proprio cammino (Juventus, Inter, Fiorentina, Lazio, Bologna e Milan nelle prossime sette). E' anche vero, tuttavia, che la storia di questo campionato senza padroni e in cui, nella fase clou, anche le squadre medio-piccole hanno obiettivi importanti da raggiungere e possono sottrarre punti preziosi a tutti, è impossibile fare calcoli e ragionare soltanto sulla carta. Il Napoli stesso, contro squadre come Udinese e Como, ha dimostrato di poter lasciare qualcosa per strada in un momento di minore brillantezza atletica e minore concretezza a livello realizzativo.

    Lukaku è a secco da 5 partite, McTominay e Anguissa (secondo e terzo miglior marcatore stagionali) hanno realizzato appena una rete nelle ultime 6 giornate. Per non parlare della produzione offensiva piuttosto scarna, in generale, dei vari reparti, fondamentale per colmare gli alti e i bassi del proprio centravanti. La difesa è a quota 7 – Di Lorenzo 3, Spinazzola, Buongiorno, Rrahmani e Juan Jesus 1 – il centrocampo deve tutto alle sue mezzali visto che Lobotka e Gilmour non hanno portato nulla e Billing è stato una piacevole scoperta delle ultime due partite (con tanto di gol decisivo contro l'Inter), mentre in attacco le rotazioni di Conte hanno penalizzato parecchio le seconde linee sin qui. Raspadori è tornato di moda soltanto nelle ultime settimane, complice l'infortunio di Neres (3 gol), trovando due gol consecutivi contro Lazio e Como, Simeone (1) non segna dal 25 agosto, Politano si sacrifica tanto ma è fermo a 2 gol e Ngonge non ha mai lasciato il segno nei 166 minuti complessivi avuti a disposizione da inizio stagione ad oggi. Ci sarebbe anche l'ex milanista Okafor, certo, ancora alla ricerca della migliore condizione atletica.

    Ecco, è proprio dalla necessaria gestione e rotazione delle forze e dei calciatori sin qui meno considerati che passeranno molte delle chance del Napoli di arrivare a giocarsi il titolo fino in fondo. Raspadori prima, Billing poi, ma lo stesso Gilmour rivisto con l'Inter, hanno dimostrato di avere gli argomenti per ritagliarsi uno spazio importante e risultare decisivi contro avversari che, al netto del valore dei singoli, non concederanno nulla da qui in avanti. Senza dimenticare poi che, che dopo i rientri di Spinazzola e Olivera, nelle prossime settimane – quelle a cavallo tra il prima e il dopo la sosta per le nazionali di metà mese – Conte riavrà a disposizione prima David Neres, arma tattica fondamentale sia da titolare che come “spaccapartite”, e poi Franck Anguissa, fondamentale con la sua fisicità, i suoi strappi e i suoi inserimenti senza palla.

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    Commenti

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    Slag
    Slag

    Conte è un osso duro e difficilmente mollerà! Andate a ca…altrove.

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