Napoli, Mertens il 'nuovo Totti' di Spalletti! De Laurentiis lo blinda, ma il futuro part time è un problema
Una doppietta contro le critiche, lo scetticismo. Mertens in questo Napoli ci sta ancora bene e continua a lavorare da leader. Sabato ha giocato per la seconda volta consecutiva alle spalle di Osimhen e nuovamente in gol. Nello schiacciante 6-1 contro il Sassuolo è stato protagonista assoluto, grazie ai due gol, grazie alla voglia di lottare dal primo all'ultimo minuto riportando a Napoli ufficialmente la qualificazione alla prossima Champions League. Il rendimento del belga non può passare inosservato, perché nonostante una partenza complicata (dovuta all'operazione alla spalla), nonostante non rientri più tra le primissime scelte, si è confermato sempre più un cecchino sotto porta. Sono 11 i gol realizzati in campionato, 13 in stagione. Il rapporto gol segnati/minuti giocati è notevole, 1 gol ogni 121 minuti in stagione, 1 ogni 110 in campionato. Nonostante non abbia avuto tantissimo spazio, nelle ultime 5 partite ha segnato 4 gol e ha conquistato 1 rigore.
RINNOVO A UN PASSO - Dopo aver perso Insigne, i tifosi del Napoli non vogliono che vada via anche Mertens. Il contratto del belga scadrà tra poco meno di due mesi, con il Napoli che ha dalla sua l'opzione per un rinnovo. La strada sembra ormai tracciata, la scintilla è scoccata quasi una settimana fa quando il presidente De Laurentiis è andato a far visita a casa del giocatore. Rapporti distesi, rinnovo molto vicino con la netta riduzione dell'ingaggio. Mertens attualmente guadagna 4,5 milioni, ma vista la necessità da parte del club di abbattere i costi, si passerà a circa 1,2 milioni con il nuovo contratto. Un segnale che sa quasi di ufficialità è stato dato dal presidente De Laurentiis, che al termine della sfida contro il Sassuolo ha pubblicato sul proprio profilo Twitter una foto con Mertens e suo figlio nato da poco: "Per adesso ho fatto un contratto a Ciro Romeo...". Alludendo chiaramente alla firma ormai imminente con papà Dries.
RAPPORTO CON SPALLETTI - Si è parlato a lungo del rapporto Insigne-Spalletti con il timore che potesse accadere un Totti bis. Così non è stato: il capitano del Napoli, al di là di una stagione non eccezionale, ha avuto sempre la fiducia indiscussa da parte dell'allenatore. Invece quel tipo di rapporto può essere ritrovato nella figura di Mertens, finito quasi ai margini della gestione. L'obiettivo è puntare tutto su Osimhen, questo è fuori discussione, però i due insieme avrebbero potuto trovare maggior spazio. I tifosi l'hanno chiesto a gran voce, ma Spalletti è sembrato quasi stizzito da questo plebiscito per Mertens. Eppure, considerando solo gli ultimi impegni, la coppia Osimhen-Mertens ha dato i suoi frutti. Il centravanti nigeriano con lui in campo ha avuto maggiori libertà e poi i numeri sopracitati non mentono. Spalletti giustifica il tutto parlando di necessità di equilibrio, ma va considerato lo scarso rendimento soprattutto in fase di non possesso di Zielinski e Fabián Ruiz.
BOTTA E RISPOSTA - Al termine della dura lezione inflitta al Sassuolo, c'è stato un botta e risposta tra Mertens e Spalletti. Due pensieri contrastanti sull'andamento della stagione. Il giocatore ha detto: "In nove anni che sono qui, questo è quello con la delusione più bruciante. Potevamo vincere davvero il campionato, nessuna squadra era realmente più forte di noi". Ha replicato l'allenatore: "Questo non è un campionato più facile degli altri, ma proprio l'opposto. Non c'è nessun rammarico, abbiamo fatto ciò che dovevamo. Chi è davanti non è più forte? L'abbiamo fatto vede in alcuni momenti ma il campo ha detto che probabilmente erano più forti di noi. Altrimenti è bene che dica (Mertens, ndr) chi è stato insufficiente, deve dare la colpa a qualcuno poi".
FUTURO INSIEME - Adesso davanti per il Napoli ci sono tre impegni da onorare. Con maggior tranquillità, visto l'obiettivo centrato. Ma bisognerà mantenere il terzo posto con la Juve a un solo punto di distanza. Dopodiché testa a quello che verrà. Tra quattro giorni sarà il compleanno di Mertens, festeggerà 35 anni, in attesa di un regalo da parte della società. Il nuovo contratto, quello che lo legherà ancora alla maglia azzurra. Da capire che futuro sarà perché Spalletti non lo considera il centro del suo progetto. Dovesse restare Osimhen - riuscendo a giocare un'intera stagione senza troppi problemi fisici - per Mertens ci sarebbe quasi un ruolo part time. Dries sembra pronto ad accettare anche a queste condizioni, ma lavorerà sempre duramente per dimostrare che bisognerà ancora puntare su di lui, le sue invenzioni e i suoi gol. Napoli ormai è casa sua, i napoletani gli sono entrati nell'anima. Non è un caso se il primo nome di suo figlio è Ciro e ha deciso di farlo nascere ai piedi del Vesuvio. Il futuro è da scrivere insieme, affrontando tutte le difficoltà dettate dal tempo e dal poco spazio. Mertens, però, resta il miglior marcatore di sempre del Napoli.