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Milan morbido con Bakayoko, salvato dall'emergenza a centrocampo
Sono state ventiquattro ore ad altissima tensione in casa Milan, nonostante la vittoria contro il Bologna abbia riaperto la corsa alla Champions League e riportato almeno sul campo un po' di serenità. L'eco del caso Bakayoko continua a tenere banco, con la giornata di oggi che ha regalato ulteriori significative puntate rispetto al clamoroso litigio andato in scena con Gattuso nella serata di ieri. In mattinata, il centrocampista francese ha rincarato la dose, smentendo attraverso i propri profili social di aver rifiutato l'ingresso in campo per l'infortunato Biglia e addossando all'allenatore la colpa della sua reazione, con tanto di insulti.
CENTROCAMPO CONTATO - Successivamente, il Milan ha fatto sapere che prima dell'allenamento c'è stato un chiarimento tra i due alla presenza di Leonardo e Maldini per provare a far rientrare il caso. Troppo importante infatti è la sfida che, sabato prossimo, attende i rossoneri a Firenze, nella quale Gattuso rischia seriamente di dover affrontare una vera e propria emergenza in mezzo al campo. Paquetà ha pagato a caro prezzo la sua reazione nei confronti dell'arbitro Di Bello, incassando 3 turni di squalifica e concludendo in anticipo la stagione, mentre per Biglia saranno decisivi i prossimi giorni per sapere se sarà a disposizione almeno per la panchina contro la formazione di Montella, ma la botta subita alla schiena col Bologna lo mantiene in forte dubbio.
LA RAGION DI STATO - Ecco perché le indicazioni che sono arrivate da Milanello nella giornata di oggi ci portano a pensare che, con Kessie e un Calhanoglu a sua volta non al 100% della condizione fisica, il tecnico del Milan metterà da parte il risentimento per il comportamento tenuto da Bakayoko e farà prevalere la ragion di Stato, preferendolo a José Mauri. Niente punizioni esemplari dunque e nuova esclusione dall'undici titolare al momento poco probabile, perché la squadra ha bisogno dei suoi elementi migliori per dare l'ultimo disperato assalto a un quarto posto che può indirizzare in maniera decisiva le strategie del club nel futuro prossimo.
CENTROCAMPO CONTATO - Successivamente, il Milan ha fatto sapere che prima dell'allenamento c'è stato un chiarimento tra i due alla presenza di Leonardo e Maldini per provare a far rientrare il caso. Troppo importante infatti è la sfida che, sabato prossimo, attende i rossoneri a Firenze, nella quale Gattuso rischia seriamente di dover affrontare una vera e propria emergenza in mezzo al campo. Paquetà ha pagato a caro prezzo la sua reazione nei confronti dell'arbitro Di Bello, incassando 3 turni di squalifica e concludendo in anticipo la stagione, mentre per Biglia saranno decisivi i prossimi giorni per sapere se sarà a disposizione almeno per la panchina contro la formazione di Montella, ma la botta subita alla schiena col Bologna lo mantiene in forte dubbio.
LA RAGION DI STATO - Ecco perché le indicazioni che sono arrivate da Milanello nella giornata di oggi ci portano a pensare che, con Kessie e un Calhanoglu a sua volta non al 100% della condizione fisica, il tecnico del Milan metterà da parte il risentimento per il comportamento tenuto da Bakayoko e farà prevalere la ragion di Stato, preferendolo a José Mauri. Niente punizioni esemplari dunque e nuova esclusione dall'undici titolare al momento poco probabile, perché la squadra ha bisogno dei suoi elementi migliori per dare l'ultimo disperato assalto a un quarto posto che può indirizzare in maniera decisiva le strategie del club nel futuro prossimo.