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Milan, gelo con Theo Hernandez? Multa, squalifica, rinnovo: cosa sta succedendo
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PRIMA RICHIESTA - La richiesta iniziale dell'agente del calciatore è stata superiore agli otto milioni netti più bonus, quasi il doppio dello stipendio attuale (quattro milioni e mezzo). Anche se ci sarebbero i vantaggi del Decreto Crescita, attivato nel 2019 al momento del suo sbarco a Milano, si tratta di una cifra fuori dai parametri imposti dalla scelta della sostenibilità finanziario-economica scelta dai piani alti della proprietà RedBird. In sostanza, per arrivare a una fumata bianca ci vorrà un lavoro importante per colmare la distanza attuale tra le idee della società meneghina e le richieste da parte dell’entourage dell’esterno difensivo transalpino.
TUTTO VA MERITATO - Il Milan già da mesi ha aperto una trattativa con Hernandez per il rinnovo: le parti si sono più volte sentite per comprendere e verificare che sia ancora i presupposti per continuare insieme questo matrimonio e arrivare a un’intesa di massima. La fiducia per arrivare a un accordo è sempre presente, data la volontà di entrambe le parti di trovare una quadra che possa soddisfare le posizioni e le ambizioni di tutte le parti. Tuttavia, quanto successo domenica a Firenze ha lasciato un segno (e un segnale) non indifferente: Theo Hernandez si è preso il diritto di battere (anche per superare, nel giorno del compleanno, Paolo Maldini come numero di reti in Serie A ed entrare nella leggenda del club rossonero) il calcio di rigore – pur essendoci una gerarchia ben precisa, decisa da Fonseca – e, soprattutto, si è fatto espellere a gara finita, senza motivo alcuno. Un danno recato alla quadra in vista delle prossime partite, in cui mancherà uno dei leader del gruppo. Tutti motivi che hanno portato alla multa, a differenza del caso cooling break. Se tutto ciò, si somma al rendimento del francese che ha alternato belle prestazioni, come quelle contro il Venezia, l'Inter e il Lecce, a prove assai più deludenti come Parma e Firenze, ecco che il quadro non è tra i più rosei. La dirigenza ha in mente il piano di allungare il contratto solo a quei giocatori che (oltre a rimanere nei diktat finanziari di RedBird) lo meriteranno sul campo, come ricorda La Gazzetta dello Sport.
TRA RINNOVO E MERCATO - Il contratto che lega Theo Hernandez al Milan, ricordiamo, scadrà il 30 giugno 2026 e, allo stato attuale dei fatti, la trattativa per il rinnovo è da impostare per arrivare alla fumata bianca, come raccontato da Calciomercato.com in queste settimane. I rossoneri non intendono arrivare agli 8 milioni di euro annuali di ingaggio chiesti dall'ex Real Madrid negli scorsi mesi, va ri-sottolineato. Ci sarà da lavorare su questo fronte, anche perché il mercato è sempre in allerta. In estate, non sono arrivate proposte importanti, anche perché Theo prenderebbe in considerazione l'idea di lasciare Milano solo per andare in un top club europeo come il Paris Saint-Germain - dove gioca fratello Lucas -, il Bayern Monaco, che la prossima estate potrebbe perdere a parametro zero il canadese Alphonso Davies, o ill Real Madrid. Chiaro come servirebbe, anche solo per sedersi al tavolo delle trattative, una proposta importante, quasi indecente. Altrettanto limpido, però, che il rinnovo andrà impostato a dovere nelle prossime settimane. Per evitare un gelo che non farebbe a nessuno, Milan in primis.
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