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    Mancini: 'Non sono un mago. Terrò in considerazione Buffon, Balotelli...' VIDEO

    Mancini: 'Non sono un mago. Terrò in considerazione Buffon, Balotelli...' VIDEO

    Dopo la conferenza stampa di presentazione, Roberto Mancini, nuovo commissario tecnico della Nazionale, è tornato a parlare in vista delle tre amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Olanda. Al via l'avventura in azzurro dell'ex allenatore dello Zenit: "Il primo giorno è di conoscenza, perché non ci conosciamo benissimo. E in campo ho corso assieme ai ragazzi perché sono abituato così. Non sono un mago, non lo è nessun allenatore. Ci vuole tempo, non basteranno una, due, cinque partite. C’è stato un periodo di abbondanza incredibile di giocatori: ora non è più così, ma credo che questi giocatori, dandogli fiducia, possano diventare bravi e dare molto alla Nazionale. Molti non hanno giocato le coppe europee: sarà un lavoro più faticoso che in passato, ma la Nazionale ha sempre fatto diventare i giocatori più bravi con il tempo. A volte le vittorie arrivano quando non te le aspetti, l’esempio sono Nazionali che sono diventate di alto livello in due anni. A quale Nazionale sono più legato? A quella dell’82: unì il Paese in modo straordinario. Era partita fra le polemiche, con tanti problemi: è un ricordo molto bello". 

    SU BALOTELLI - "Dovrà essere tutta la squadra a unire in un momento difficile per il nostro calcio. Mario è un giocatore particolare, già molto giovane era un grande calciatore, poi magari non ha mantenuto quello che era all’inizio. Dipenderà da lui, negli ultimi due anni ha fatto bene, ho fiducia: deve dare il massimo e comportarsi bene. Che cosa mi ha detto? Solo 'Buongiorno mister'. Gli ho chiesto come stava e basta: non ho ancora avuto tempo di parlarci. Dovrò farlo? L’ultima volta che ci siamo visti è stato quattro anni fa, credo sia più maturo. Ora ha anche due figli, e questo aiuta. Che se c’è qualcuno stanco o con dei problemi fisici è meglio saperlo prima per non correre rischi di infortuni e darci la possibilità di chiamare qualcun altro".
     
    SU BUFFON - "Ho parlato con Gigi al telefono due giorni dopo essere diventato ct, è stato un colloquio molto veloce: mi ha spiegato qual era la sua intenzione, vuole continuare a giocare. Tutti quelli che giocheranno e saranno ancora i migliori potranno giocare in Nazionale. Ho rispetto per la sua volontà, mi sembra giusto". 

    SULL'ASSENZA DI DE ROSSI - "Per lui vale lo stesso discorso di Buffon: tutti quelli che potranno dare un mano alla Nazionale saranno convocabili, la porta non è chiusa per nessuno. Magari fra otto mesi ci sarà una partita importante, perché non dovrei chiamare chi starà bene? È chiaro che dobbiamo lavorare anche pensando a quello che servirà fra due anni, dopo l’Europeo". 

    SU SARRI ALLO ZENIT - "Io sono stato bene, ho avuto una bellissima esperienza: il resto dipenderà da lui". 

    SUI PORTIERI - "Perin alla Juve? Per un portiere non giocare è più problematico. Ma lui ha qualità tali da potersi giocare il posto ovunque andrà a giocare. Devo conoscerli bene, li ho visti solo in tv: in queste tre amichevoli giocheranno tutti tre. Sono ottimi portieri, magari manca anche qualcun altro, e il discorso vale anche per gli altri ruoli: chiamerò anche altri per conoscerli meglio". 

    SULL'IMPORTANZA DI VINCERE SUBITO - "Noi siamo l’Italia, nonostante le difficoltà dobbiamo cercare di vincere qualunque partita, anche da non favoriti. Vedere nazionali che sono avanti a noi non ci fa piacere, vogliamo risalire anche nel ranking. Non conta che siano amichevoli: conta solo cercare di vincere e provando a giocare bene. La rotazione sarà totale, magari qualcuno dovrà giocarne tre: ci sono giocatori anche abbastanza stanchi a fine stagione. Partite così, a fine stagione, sono le più difficili, cercheremo solo di mantenere un po’ di condizione. Chiamerò qualcuno dall’Under 21 e comunque anche i più giovani di quelli che ci sono già devono giocare contro Francia e Olanda, partite di alto livello. Ma anche l’Arabia sta preparando il Mondiale, non sarà partita semplice". 

    SULL'ASSENZA DI UN BLOCCO - "Poterci contare come un tempo sui blocchi di Juve e Milan avrebbe reso le cose più semplici, ma dovremo riuscire ad amalgamarci in fretta" 

    SULLA FEDERAZIONE COMMISSARIATA - "L’ultimo Mondiale è stato vinto con un commissario: se è di buon auspicio...". 

    SU FLORENZI - "È un giocatore bravo tecnicamente, ha corsa, gol: può fare anche l’interno di centrocampo, ha giocato anche esterno alto. Il fatto che possa giocare in più ruoli è un vantaggio per noi e per lui. Vorrei provarlo a centrocampo, da terzino so cosa mi può dare". 

    SU BASELLI - "Giocatore tecnico, giovane, può crescere tanto: per me sarà importante vederlo". 

    SU ZAZA E IMMOBILE - "Aspettiamo i referti, per capire se è il caso o no di rischiarli: se ci sarà il rischio di infortuni li manderemo a casa. E potrei anche sostituirli". 

    SU ANCELOTTI AL NAPOLI - "Sono contento per Carlo, che sia tornato in Italia in grande club come il Napoli: è importante per tutto il campionato". 

    SUL CODICE COMPORTAMENTALE - "Sono ragazzi giovani: qualche errore si può fare, succede a tutti. Ma i comportamenti dovranno essere ottimi, siamo di esempio per tutti, soprattutto i ragazzini". 
     

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