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    Luis Alberto: "Addio alla Lazio? Ciclo finito, con Lotito rapporto difficile"

    Luis Alberto: "Addio alla Lazio? Ciclo finito, con Lotito rapporto difficile"

    • Redazione CM
    Luis Alberto e la Lazio, un addio sofferto ma senza nessun rimpianto almeno da parte del centrocampista spagnolo: "Era il momento di andare via".

    Il classe 1992 ha concesso una lunga intervista al giornale spagnolo As, nella quale è tornato sulla sua esperienza in biancoceleste, otto anni conditi da 52 gol e 79 assist. Tutto finito, Luis Alberto ha deciso di lasciare Roma, la Serie A e l'Europa per trasferirsi in Qatar, dove ha firmato un contratto con l'Al Duhail.

    Lazio ma non solo, spazio anche a Euro 2024 con la sfida tra Italia e Spagna a Gelsenkirchen nella seconda giornata della fase a gironi: tutte le dichiarazioni.

    L'ADDIO ALLA LAZIO - "Era il momento di andare via. L’estate scorsa ero vicino alla partenza e anche questa stagione non è stata per niente positiva. Dopo le dimissioni di Sarri tutto è peggiorato e il mio rapporto con il presidente (Lotito, ndr) non era dei migliori. Ho capito che il mio ciclo era finito e dovevo trovare un modo di andare via. Non è stato il miglior finale possibile perché mentalmente ho fatto fatica ad andare ad allenarmi e il rapporto con il presidente non mi ha aiutato per niente. Il cerchio doveva essere chiuso. Lascio tanti amici e tanto amore in quella che considero la mia seconda casa".

    TRA EUROPA E QATAR - "Trasferirmi in Europa? Ci sono state chiamate e interessi, ma nulla si è concretizzato. In Spagna era quasi impossibile perché nessun club avrebbe pagato per acquistarmi. Il Qatar era già un’opzione la scorsa stagione, ma il trasferimento non poteva essere finalizzato e ho dato loro la mia parola che ci sarei andato quando avrei potuto".

    BARELLA COME MODRIC? - "No, no. Di Modric ce n’è solo uno. Barella è un buon giocatore, ma non può essere paragonato a Modric. Il talento del croato è alla portata di pochissimi".

    LA DIFESA AZZURRA - "Bastoni ha più esperienza, ma è vero che non sono Bonucci e Chiellini, questo è ovvio. Sono giocatori che possono perdere la concentrazione in qualche momento e di questo possiamo approfittare. A Calafiori piace portare avanti la palla e può sbagliare. Credo che de la Fuente se ne sarà accorto come me. Abbiamo giocatori molto intelligenti che possono approfittare di queste possibili sviste".

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    Utente vxl 992113
    Utente vxl 992113

    Ma va? Però anche tu ci hai messo del tuo.

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