
Lippi: 'Alla Juventus mancano i campioni per vincere. Conte non va odiato e su Allegri...'
CONTE E' BIANCONERO - Ai cronisti presenti ha detto la sua pure su Antonio Conte - che resta con Thiago Motta uno dei papabili per l’eventuale successione di Allegri - "I tifosi non devono odiarlo perché è andato all’Inter, Antonio ha il cuore bianconero". E ha risposto in maniera secca sul confronto tra due grandi numeri 10 da lui allenati tra Juve e Nazionale come Alessandro Del Piero e Francesco Totti: "Non capisco perché bisogna per forza fare un paragone tra due calciatori. Attorno a entrambi ho costruito squadre che hanno regalato soddisfazioni, che senso ha dire chi è più forte? Per esempio Messi e Zidane sono di due epoche diverse, l'argentino ha sicuramente segnato la sua vincendo tanti palloni d'oro. Discorso uguale per Zidane, con cui alla Juve ho vinto tanto. Fortunatamente non ha vinto il Mondiale, perché così l'abbiamo vinto noi".
IO COME MANCINI - Passando al capitolo Nazionale, Marcello Lippi ha parlato così delle prospettive future della squadra di Spalletti: "Oggi non ci sono i campioni che potevo convocare io, ma nonostante ciò sono convinto sia possibile costruire un grande futuro: Luciano Spalletti è un eccellente commissario tecnico". Una battuta infine sull’inaspettato addio dello scorso agosto dell’ex ct Roberto Mancini: "Io ero sodisfatto di quanto vinto con i club italiani, e così decisi di accettare un'offerta economica mai vista prima, arrivata dalla Cina. Per questo motivo, quando mi si chiede di commentare l'addio all'Italia di Mancini per andare in Arabia Saudita, non posso dire nulla".
