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    Lazio, Lotito: "Contestazione? Dal 2004 ho risposto a muso duro"

    Lazio, Lotito: "Contestazione? Dal 2004 ho risposto a muso duro"

    Vent'anni di contestazione non hanno scalfito le convinzioni di Lotito. L'inchiesta che sta creando un terremoto nelle tifoserie di Milan e Inter, mettendo in luce rapporti torbidi tra i club - che si dichiarano parte lesa - e le curve è il tema caldo del momento. In un'intervista rilasciata al Messaggero, il presidente della Lazio è tornato a ribadire che di questa situazione lui aveva avuto contezza sin dal suo arrivo a Roma: "Ancora oggi vivo sotto scorta, ricevo minacce telefoniche, anche 7-8 al giorno, cortei e cori contro, volantini con la mia tomba e le candele, ma tengo il punto e non mi piego.  Dal 2004 ho risposto a muso duro. Niente abbonamenti e biglietti gratis, basta con le trasferte pagate dalla Lazio".

    Da tempo immemore vanno avanti le proteste dei tifosi contro la societa. A intensità variabili, a seconda dell'andamento della squadra, del calciomercato, del carobiglietti e di varie altre motivazioni accumulatesi nel tempo, i tifosi della Lazio hanno organizzato manifestazioni di ogni tipo per mostrare il loro dissenso verso la dirigenza. L'ultima a giugno scorso, fuori dallo Stadio Flaminio. A riguardo però Lotito è convinto che ci sia altro dietro: "Sono contro i soprusi. Mi ribello con tutti i mezzi legali che ho a disposizione. La contestazione, non c’entra nulla con il mercato o la Lazio che, come testimoniano i fatti, non ha subito nessun ridimensionamento e lo sta dimostrando. È una scusa per costringermi a vendere perché non ho mai ceduto a nessun privilegio".

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