
Lazio, Baroni: "Nel primo tempo dovevamo fare più di un gol. Europa? Pensiamo solo a noi"
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Grande vittoria per la Lazio di Marco Baroni in casa del Milan. I biancocelesti agguantano i tre punti all'ultimo respiro grazie al rigore di Pedro e si portano, momentaneamente, al quarto posto a quota 50 punti in attesa della Juventus. L'allenatore ha parlato a Dazn: "Dobbiamo lavorare per diventare grandi e la squadra lo sta facendo. Ci serviva una partita di personalità. Abbiamo fatto 20 tiri e 5 falli: dobbiamo crescere nella maturità. Vittoria meritata: quando sono rimasti in dieci abbiamo sbagliato a pensare di conservare qualcosa".
GESTIONE - "Potevamo palleggiare di più in superiorità numerica. La crescita passa anche dalla gestione nella partita. Avevamo speso tanto, nel primo tempo dovevamo fare più di un gol. Però la squadra non deve avere una testa conservativa ma testa propositiva. Oggi ci serviva questa vittoria"
ISAKSEN - "Isaksen ha potenzialità incredibili, gli serviva tirarle fuori nella serenità e nella convinzione: sta crescendo proprio di testa. Sta diventando un determinante. Prima faceva cose buone ma gli attaccanti si vedono per gol, per gli assist, per il lavoro. Nel primo tempo il Milan ha trovato delle difficoltà perché abbiamo fatto una partita importante".
PEDRO - "Quando si calcia un rigore si può sbagliare, però era giusto che Pedro prendesse il pallone: è un ragazzo straordinario. Ci dà tantissimo, quando gioca e non gioca, quando si allena. In allenamento non sbaglia mai".
Baroni ha parlato anche in conferenza stampa.
OBIETTIVO - "Dobbiamo pensare partita dopo partita, tutto il resto ci fa perdere energie. Siamo nel momento decisivo della stagione: guardare gli altri porta via energie. Abbiamo margini di miglioramento, ma dobbiamo volerlo. Nella prestazione del Milan c'è tanta Lazio: li abbiamo messi in difficoltà".
MARUSIC - "Ha una grossa escoriazione. Conto sia solo una botta".
EUROPA - "Forse andrò controcorrente, ma non ero stupito che arrivassero tante squadre a lottare per l'Europa. La corsa più bella la facciamo su noi stessi".