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    Lautaro rilancia se stesso e l’Inter: la salita è finita e Inzaghi respira

    Lautaro rilancia se stesso e l’Inter: la salita è finita e Inzaghi respira

    • Pasquale Guarro, inviato a Udine
    Doveva rispondere da capitano e non si è tirato indietro. Lautaro Martinez si è ritrovato al Friuli e lo ha fatto con una doppietta che rilancia l’Inter in campionato dopo il brutto scivolone nel derby. In un momento delicato per la squadra e anche per qualche compagno, ci ha finalmente pensato il “Toro” a ristabilire gli equilibri e tirare fuori la squadra da un guado che poteva diventare pericoloso. Non è banale che ci abbia pensato proprio Lautaro, perché è sempre ai più forti che si chiede di essere decisivi nei momenti di difficoltà e dopo i qualche appannamento in zona gol, era ora che l’argentino tornasse a far valere certe qualità che sembravano nascoste dietro un velo di timidezza che non gli appartiene. Sentimento alimentato da qualche errore di troppo sotto porta e che oggi è stato finalmente sopraffatto dalla gioia. 

    LO ASPETTAVAMO - Nella conferenza stampa a margine del match, anche Simone Inzaghi ha sottolineato l’importanza di aver ritrovato il suo bomber: “I gol sono un segnale importante, ma anche contro il Milan aveva fatto bene, è che lui ci ha abituato a concludere certe occasioni in modo diverso rispetto a come aveva fatto, ma le occasioni le ha sempre avute ed era solo questione di tempo. Aspettavamo tutti i suoi gol ed è molto importante che li abbia trovati stasera”. Cinque partite giocate finora e 2 gol realizzati in stagione, quelli di stasera. Un avvio decisamente diverso rispetto a quello della scorsa stagione, quando nel medesimo numero di match disputati, l’argentino aveva invece realizzato 5 gol. 

    Nel frattempo non è mancata né la sua applicazione né la sua serietà, ma la forma fisica non è delle migliori e probabilmente gli servirà ancora un po’ di lavoro personalizzato prima di tornare a vederlo splendere. Ma è decisamente più semplice lavorare con il sorriso, che da un po’ sembrava essere scomparso dal volto di Lautaro. Al punto che anche Moratti, proprio ieri, è andato in suo soccorso: “Il gol non diventi un’ossessione, giochi tranquillo come sa”. E invece a un certo punto era sembrata un’altra partita no, quando su assist di Calhanoglu, Lautaro salta indisturbato in area di rigore mandando a lato il pallone. Il mondo gli crolla addosso, Mkhitaryan lo sprona a reagire immediatamente e anche la buona sorte interviene in soccorso di Lautaro: il primo gol arriva dopo un tocco quasi casuale, sicuramente fortuito. Ma il secondo è proprio il suo gol: mira l’angolino ed esplode il destro con cattiveria. Se l’è andato a prendere dopo essersi sbloccato, quando ha iniziato a giocare con la testa libera. La salita è finita. 

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