
L'Ecuador vince il Sudamericano U20: Inter e Milan sul bomber Campana
UOMO A SORPRESA - Sei reti, praticamente la metà dell'intera produzione offensiva della sua squadra, alcuni dei quali contro vittime illustri come Argentina e Uruguay, le altre due nazionali che si sono qualificate al Mondiale Under 20 in Polonia del prossimo mese di maggio. Non doveva esserci in Cile, dove si è disputato l'ultimo Sudamericano, perché nella testa del suo allenatore le prime scelte erano Stiven Plaza, che non ha ottenuto il via libera dal Valladolid, e Djorfaeff Ruesco, stoppato da un infortunio. E così é toccato al centravanti del Barcelona de Guayaquil prendersi la "9" dell'Ecuador e completare con Alvarado e Rezabala un tridente da urlo, da 12 gol su 14. Si è portato a casa il trofeo Alberto Spencer, quello riservato al miglior marcatore del Sudamericano Under 20 e intitolato a quello che, anche grazie ai 54 gol segnati in Copa Libertadores (è il record assoluto), si è meritato la fama di essere uno dei giocatori più importanti del continente.
DERBY DI MILANO - Mancino naturale, fisico possente abbinato a una grande progressione palla al piede, che gli sono valsi i soprannomi di Torre e Caballo Blanco, Campana ha saputo imporsi nel calcio smentendo quel clichée secondo cui i "figli di papà" incontrano maggiori difficoltà ad affermarsi nello sport. Suo padre Pablo è stato un discreto tennista e oggi è Ministro del Commercio nel suo Paese e la sua famiglia è impegnata da tempo nell'industria dello zucchero. Ma i fatti hanno confermato che il ragazzo avesse la stoffa per sfondare, come dimostrano i 20 gol in 19 partite segnati con l'Under 20 del Barcelona e il provino sostenuto la scorsa estate col Borussia Monchengladbach. Il bellissimo gol del 2-0 al Venezuela, da terra e in acrobazia, il biglietto da visita con cui si presenterà alle tante squadre europee che gli hanno recentemente messo gli occhi addosso, tra cui Inter e Milan. Racconta di ispirarsi a Lewandowski e Suarez, ma per i giovani attaccanti è diventato il modello a cui ispirarsi. Perché Leonardo Campana è l'uomo della storia.
