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L'ammissione di Zanetti, l'esempio di Lautaro: la strategia dell'Inter su Julian Alvarez
Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, lo ha indirettamente confermato: c'è anche il club nerazzurro tra le pretendenti per Julian Alvarez, attaccante classe 2000 letteralmente esploso nell'ultima stagione col River Plate. Nell'intervista concessa ad ESPN, l'ex capitano non ha negato che nella missione di mercato del direttore sportivo Dario Baccin è prevista in questi giorni un blitz in Argentina per seguire da vicino i progressi de la Araña, autore di 17 reti in 19 partite di campionato. E la strategia che ispira i movimenti dell'Inter sul calciatore sudamericano è ben nota: "Mi ricordo bene quando comprammo Lautaro: quando prendi un giovane, non devi avere solo una visione sull'immediato, ma devi vederlo tra 3-4 anni, come sarà la sua crescita. Con lui siamo contentissimi, la sua crescita è stata molto buona: ha avuto un periodo di adattamento e di alti e bassi, poi è arrivato ad un equilibrio. Questa è l'idea che bisogna avere", ha dichiarato Zanetti.
NUOVA STRATEGIA - La nuova politica sul calciomercato imposta dal periodo di difficoltà economica post-Covid e di sofferenza generale per il calcio italiano suggerisce dunque di muoversi su profili non ancora affermati del tutto e valutare un investimento che possa pagare nel medio periodo, anche nell'eventuale prospettiva di una cessione futura a cifre molto superiori. La difficoltà principale nella corsa a Julian Alvarez resta quella di una concorrenza sempre più spietata, visto che il suo nome è appuntato ormai sui taccuini dei ds di mezza Europa. Il prezzo fissato tra i 20 e i 25 milioni di euro - e la possibilità di farlo crescere ulteriormente per i prossimi 6 mesi in Argentina lasciandolo in prestito al River - rappresenta la condizione assolutamente alla portata per provare ad anticipare le mosse delle altre squadre interessate.
LE VALUTAZIONI - Il rendimento al di sotto delle aspettative di Alexis Sanchez, il cui ingaggio da 7 milioni di euro netti fino al 2023 pesa parecchio a bilancio, e le scelte tecniche di Inzaghi conducono abbastanza naturalmente verso una separazione anticipata; a questo va aggiunto che la carta di identità di Edin Dzeko è un'ulteriore situazione da tenere in considerazione e così, insieme alle piste tutte italiane che portano a Sassuolo e ai profili di Scamacca e Raspadori, il nome di Julian Alvarez rimane segnato in rosso. A maggior ragione dopo il viaggio sudamericano di Baccin e memori del precedente di Lautaro.
NUOVA STRATEGIA - La nuova politica sul calciomercato imposta dal periodo di difficoltà economica post-Covid e di sofferenza generale per il calcio italiano suggerisce dunque di muoversi su profili non ancora affermati del tutto e valutare un investimento che possa pagare nel medio periodo, anche nell'eventuale prospettiva di una cessione futura a cifre molto superiori. La difficoltà principale nella corsa a Julian Alvarez resta quella di una concorrenza sempre più spietata, visto che il suo nome è appuntato ormai sui taccuini dei ds di mezza Europa. Il prezzo fissato tra i 20 e i 25 milioni di euro - e la possibilità di farlo crescere ulteriormente per i prossimi 6 mesi in Argentina lasciandolo in prestito al River - rappresenta la condizione assolutamente alla portata per provare ad anticipare le mosse delle altre squadre interessate.
LE VALUTAZIONI - Il rendimento al di sotto delle aspettative di Alexis Sanchez, il cui ingaggio da 7 milioni di euro netti fino al 2023 pesa parecchio a bilancio, e le scelte tecniche di Inzaghi conducono abbastanza naturalmente verso una separazione anticipata; a questo va aggiunto che la carta di identità di Edin Dzeko è un'ulteriore situazione da tenere in considerazione e così, insieme alle piste tutte italiane che portano a Sassuolo e ai profili di Scamacca e Raspadori, il nome di Julian Alvarez rimane segnato in rosso. A maggior ragione dopo il viaggio sudamericano di Baccin e memori del precedente di Lautaro.