DUSAN BOOM BOOM

Quel match fu probabilmente il migliore giocato da Vlahovic nella scorsa stagione, che il classe 2000 bianconero concluse con un bottino di 18 goal in 38 partite fra campionato e Coppa Italia, compresa la rete decisiva nella finale vita contro l'Atalanta. Nella partita in casa contro la Lazio della scorsa stagione, Vlahovic realizzò una pregevole doppietta, addirittura con due conclusioni di destro (una girata al volo e un tiro da fuori area).

NUMERI OK, MA GLI ERRORI...

Un anno e un mese dopo, Vlahovic ritrova la Lazio con uno score personale, finora, di 7 goal in 9 partite stagionali, fra campionato e Champions League. In questo avvio di stagione, i numeri sono dalla parte dell'ex attaccante della Fiorentina, che però si è portato a casa anche qualche critica per un paio di partite non all'altezza e per qualche occasione da gol sprecata, come è capitato nell'1-1 contro il Cagliari, ultimo match prima della sosta per le nazionali.

RINNOVO IN STAND-BY

Quella che non è cambiata, fra 2023 e 2024, è la situazione contrattuale di Vlahovic, che si avvicina sempre più alla scadenza, fissata per il 30 giugno del 2026. Cristiano Giuntoli, direttore della Juventus, affrontando il tema prima della sosta si era professato tranquillo e fiducioso, parlando di contatti in corso fra le parti. La situazione al momento però è ancora di stallo, con un contratto in essere con ingaggio a salire (che porterà il serbo a guadagnare 12 milioni nel 2025-26) e una distanza importante ancora esistente fra offerta del club (8 milioni più bonus) e richiesta del giocatore e del suo entourage (10 milioni più bonus).

VOCI DI MERCATO

In questo contesto, si inseriscono voci di mercato fra le più disparate, come quella che vorrebbe l'Arsenal intenzionato a puntare forte su Vlahovic già dal mercato di gennaio, ipotesi che non rientra nel panorama delle soluzioni plausibili, sia per la Juventus che per il giocatore, immerso nel progetto tecnico di Thiago Motta e felice di far parte del gruppo Juve. 

C'E' SOLO VLAHOVIC

I dati certi sono due: la Juventus deve stringere i tempi e provare con forza la strada del rinnovo entro la fine dell'anno solare 2024, per non correre il rischio di arrivare al termine della stagione con il giocatore a un anno dalla scadenza, e quindi a quel punto con la concreta possibilità del ripetersi di un nuovo caso Chiesa. Dall'altra c'è Vlahovic, in una posizione al momento di forza sia contrattuale che tecnica. Se andiamo ancora un attimo all'indietro a un anno fa, e guardiamo le formazioni di quel Juventus-Lazio 3-1, vediamo che fra campo e panchina la Juve aveva tre centravanti di ruolo (Vlahovic, Milik e Kean). Quest'anno invece ce n'è solo uno, Dusan Vlahovic.   

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