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Juve, tutta la verità su Hojbjerg
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UN COLPO - Un colpo, almeno, verrà quindi messo a segno. Sempre però alle condizioni imposte da degli equilibri di bilancio che devono avere la priorità: tra presente e futuro ecco che allora la Juve continua a cercare giocatori già pronti e facilmente inseribili in questo contesto, ma anche da poter prendere senza vincolare investimenti eccessivi, quindi in prestito con diritto di riscatto e senza obblighi. Condizioni che per esempio garantirebbe il Manchester City sul fronte Kalvin Phillips, anche per tenerlo lontano da ostiche rivali in Premier: un profilo che però non convince per caratteristiche lo stesso Allegri, l’allenatore vorrebbe sì un rinforzo ma che non sposti i delicati equilibri raggiunti, serve quindi una mezzala di inserimento e non un alter ego di Manuel Locatelli per essere chiari. Ecco perché, incassato il no dell’Atletico Madrid per Rodrigo De Paul e senza voler stravolgere i propri piani per Lazar Samardzic nonostante il tentativo del Napoli, in pole position continua a restare Pierre-Emile Hojbjerg del Tottenham.
LA SITUAZIONE – Resta l’ostacolo, non di poco conto, rappresentato dal club inglese. Perché il danese ha chiesto in tempi non sospetti la possibilità di lasciare la base Spurs essendo comunque considerato un’alternativa o poco più da Ange Postecoglu, agenti e intermediari sono al lavoro da settimane e hanno posto proprio il progetto bianconero in cima alla lista delle preferenze del giocatore che pure è corteggiato dalle sempre presenti Atletico Madrid e Napoli. A mancare però è l’apertura del Tottenham ad andare incontro alle esigenze della Juve, chiari i segnali lanciati riguardo il fatto che prima servirebbe un sostituto anche considerando infortuni e Coppa d’Africa, ancor più chiari quelli relativi al fatto che serviranno circa 25 milioni per cedere il danese a titolo definitivo o in prestito con obbligo condizionato facilmente raggiungibile. Ci sono quindi le preferenze, della Juve e di Hojbjerg, ma anche la distanza dalle richieste del Tottenham. Serve tempo, ma la Juve ci prova. E Hojbjerg ci spera.