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    Juve su Laporte, la strategia di Giuntoli

    Juve su Laporte, la strategia di Giuntoli

    • Nicola Balice
    La strategia è chiara, anche ben conosciuta in casa Juve. Si individua un giocatore ritenuto ideale nel caso in cui si dovessero sbloccare le uscite. Poi si aspettano i tempi giusti per provare a imporre le proprie condizioni, in termini di formula ancor più che di spesa complessiva. E così si ragiona alla Continassa anche o soprattutto in difesa. Dove è tornato di grande attualità il profilo di Aymeric Laporte, da tempo in uscita dal Manchester City e già nel mirino bianconero nelle precedenti sessioni di mercato. È lui quel centrale che saprebbe completare la difesa bianconera ancora alla ricerca di un mancino, portando per di più un grande contributo di esperienza e personalità. C'è Laporte in cima alla lista nel caso in cui la Juve dovesse fare i conti con la partenza di Gleison Bremer, ancora possibile considerando la fase di stallo che perdura sui fronti Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. C'è Laporte in cima alla lista anche nel caso in cui fossero i vari Alex Sandro e/o Leonardo Bonucci a lasciare la truppa, come da priorità per Cristiano Giuntoli e tutta la dirigenza bianconera.

    A FUOCO LENTO – Allora la Juve ci pensa e prepara la propria strategia, dopo aver incassato nuovamente la disponibilità di Laporte a sposare la causa bianconera. Con i bianconeri che tramite intermediari hanno già messo in chiaro col Manchester City di voler delineare un'operazione in prestito con diritto di riscatto, nonostante la volontà citizens di aprire le porte solo in caso di cessione a titolo definitivo per una valutazione ancora non inferiore ai 30 milioni. Ma con il contratto in scadenza al 30 giugno 2025 la convinzione alla Continassa è che possa essere il City ad andare incontro alle esigenze della Juve. Ancora presto in ogni caso, ma il file resta aperto. E la strategia è chiara.

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