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Juve: dopo le ‘minacce’ di Raiola, cosa c’è nel futuro di De Ligt
IL PUNTO - Bisogna mettere in ordine un po’ di dati. Il contratto di De Ligt scade nel 2024, lui è il giocatore attualmente più pagato dalla Juve con i suoi 8 milioni netti più 4 di bonus. Al termine della stagione, la Juve dovrà versare ancora 30 milioni (15 l’anno) all’Ajax dei 75 previsti dall’acquisto datato 2019. E si attiverà la clausola rescissoria che inizialmente sarà da 125 milioni, destinata a salire a circa 140 l’estate precedente alla scadenza di contratto. Cifre pre-Covid, che sembrano tutelare la Juve in quella che si preannuncia una maratona a proposito del rinnovo del contratto: sarà la Juve inizialmente a dettare le condizioni di un’eventuale cessione, se pure Raiola dovesse presentarsi con un club pronto a pagare quei soldi allora l’investimento De Ligt sarebbe stato vincente in termini di programmazione, la Juve perderebbe un potenziale fuoriclasse della difesa ma incasserebbe abbastanza per sostituirlo adeguatamente e pure rafforzare altri reparti. La cessione ordinaria di De Ligt non è in programma, per convincere la Juve servirebbe una cifra comunque in grado di avvicinarsi a quella prevista dalla clausola rescissoria, poi molto se non tutto verrà determinato dai risultati stagionali: senza Champions un difensore come De Ligt sarebbe un lusso, diventerebbe quasi impossibile potersi permettere il suo ingaggio o rifiutare una proposta che comunque non potrà essere inferiore a 70-75 milioni. E di rinnovo? Il giocatore non lo esclude, non sarà una questione economica (nemmeno in Premier andrebbe a guadagnare molto di più) ma di progetto, vuole essere leader (no problem) di una squadra vincente. Tutto comunque rinviato a maggio o giugno, ora sono solo passaggi di un copione scritto e buono per ogni occasione.