E' uno dei simboli della Juventus, una delle frecce nell'arco di Antonio Conte, uno che ha la Juventus nelle vene da quando è nato. Una carriera bianconera iniziata nel settore giovanile, l'esordio in B, l'esperienza in prestito ad Empoli, poi ancora Juve, dove, negli anni, è diventato insostituibile. Claudio Marchisio è la Juve, una delle poche bandiere che esistono in un calcio mercenario schiavo del Dio denaro, ma non più l'intoccabile di una volta. Almeno a sentire La Gazzetta dello Sport che non esclude un addio del Principino al termine della stagione.

Le offerte non mancano, da Bundesliga (che Marchisio ha ammesso di ammirare), Premier League e Liga, nella scorsa stagione, infatti, Marotta ha detto no agli assalti da 30 milioni di euro di Real Madrid e Bayern Monaco, ma a giugno la musica potrebbe cambiare. "Pagare moneta, vedere cammello", se arriverà un'offerta importante Marchisio questa volta potrebbe lasciare Torino. Un sacrilegio per il popolo juventino, che nel centrocampista di Torino si identifica.