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  • Inzaghi al Manchester United, il regolamento dice sì. Ma l'affare per l'Inter oggi è impossibile

    Inzaghi al Manchester United, il regolamento dice sì. Ma l'affare per l'Inter oggi è impossibile

    • ET
    Simone Inzaghi via dall'Inter? Oggi no, ma le voci sull'interessamento del Manchester United per lui iniziano a farsi insistenti e, dall'Inghilterra, c'è chi ipotizza un cambio di rotta epocale in casa Red Devils già nei prossimi giorni con l'attuale allenatore nerazzurro in cima alla lista dei candidati. Ma "rubare" un allenatore ad una squadra rivale a stagione in corso è davvero possibile? Cosa dicono i regolamenti italiani e inglesi in questi casi? E soprattutto come sta reagendo l'Inter a questa idea?

    TEN HAG VERSO L'ESONERO - Prima di addentrarci nelle norme regolamentari è giusto spiegare il perché il Manchester United stia pensando a Inzaghi. La stagione dei Red Devils è iniziata esattamente come si è conclusa quella precedente, con Erik Ten Hag incredibilmente confermato nel corso dell'estate che è riuscito a peggiorare il proprio rapporto con i tifosi e con la stampa che lo ha scaricato al punto quasi da provocarlo di conferenza in conferenza. Il 3-3 raggiunto in extremis con il Porto in Europa League, dopo essere stato in vantaggio 2-0 e dopo aver tolto il miglior Rashford della stagione all'intervallo hanno riportato in auge l'ipotesi di un addio anticipato e la prossima gara contro l'Aston Villa sarà giustamente decisiva.

    L'IDEA INZAGHI -
    È da qui che nasce l'idea di cercare, sul mercato, un allenatore dal sicuro rendimento, che sappia far giocare bene le proprie squadre, ma che vada dritto al sodo con risultati immediati e un cambio di rotta deciso. Simone Inzaghi ha dimostrato con l'Inter soprattutto negli ultimi due anni di avere queste caratteristiche, di avere pedigree internazionale e di poter essere la scelta giusta per sostituire l'olandese. Non è l'unico ovviamente, anche Massimiliano Allegri svincolatosi dopo la Juventus, è uno dei papabili, ma Inzaghi rimane la priorità al punto che, tramite un intermediario lo United ha già provato un primo sondaggio.

    IL REGOLAMENTO - Ma cosa dice il regolamento? In Italia Simone Inzaghi oggi non potrebbe lasciare l'Inter e accasarsi a stagione in corso in un'altra squadra di Serie A. Chi ha almeno una presenza in panchina in Serie A non può sedersi su un'altra nel corso della stessa annata. Per la Serie B e la Serie C la norma è invece cambiata inserendo la data del 20 dicembre come limite massimo per poter cambiare squadra. All'estero e in Premier League in particolare, invece non c'è questa limitazione e, anzi, c'è libertà di andare a trattare anche con allenatori tesserati offrendo un cambio a stagione in corso sia interno al campionato, sia dall'estero. E dalla Serie A verso l'estero? Il regolamento dice che il cambio è possibile: "Possono trasferirsi nella stessa stagione sportiva presso Federazioni Estere Tecnici tesserati in Italia a seguito di risoluzione del rapporto a qualsiasi titolo purché sopravvenga accordo consensuale al trasferimento con la società di appartenenza e parere favorevole del Comitato Esecutivo del Settore Tecnico"

    I CASI POTTER ED EMERY - I casi più eclatanti che si sono verificati nel corso delle ultime stagioni hanno visto protagonisti Chelsea ed Aston Villa. I Blues hanno "soffiato" nel 2022 al Brighton Graham Potter pagando la clausola rescissoria da 23 milioni di euro presente nel suo contratto. I Villans, invece, pagarono la clausola rescissoria da 6 milioni di euro presente nel contratto di Unai Emery con il Villarreal e lo portarono in Inghilterra a stagione in corso nel 2022/23.

    INZAGHI IMPOSSIBILE - C'è un dettaglio che è ricorrente in questi cambi in corsa ed è inevitabilmente legato alla presenza, nei contratti degli allenatori con gli attuali club, di una clausola rescissoria o di uscita dall'attuale accordo. Anche per questo, oggi, Inzaghi al Manchester United è da considerarsi impossibile. Negli accordi con l'Inter non c'è la clausola e, inoltre, il club nerazzurro non ha alcuna intenzione neanche di sedersi attorno a un tavolo per lasciar partire l'allenatore che ha costruito questa squadra portandola al top in Italia e in Europa. Con buona pace dei Red Devils che lo stimano parecchio, ma che oggi non hanno margine per soffiarlo ai nerazzurri.

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