Inzaghi al Manchester United, il regolamento dice sì. Ma l'affare per l'Inter oggi è impossibile
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TEN HAG VERSO L'ESONERO - Prima di addentrarci nelle norme regolamentari è giusto spiegare il perché il Manchester United stia pensando a Inzaghi. La stagione dei Red Devils è iniziata esattamente come si è conclusa quella precedente, con Erik Ten Hag incredibilmente confermato nel corso dell'estate che è riuscito a peggiorare il proprio rapporto con i tifosi e con la stampa che lo ha scaricato al punto quasi da provocarlo di conferenza in conferenza. Il 3-3 raggiunto in extremis con il Porto in Europa League, dopo essere stato in vantaggio 2-0 e dopo aver tolto il miglior Rashford della stagione all'intervallo hanno riportato in auge l'ipotesi di un addio anticipato e la prossima gara contro l'Aston Villa sarà giustamente decisiva.
L'IDEA INZAGHI - È da qui che nasce l'idea di cercare, sul mercato, un allenatore dal sicuro rendimento, che sappia far giocare bene le proprie squadre, ma che vada dritto al sodo con risultati immediati e un cambio di rotta deciso. Simone Inzaghi ha dimostrato con l'Inter soprattutto negli ultimi due anni di avere queste caratteristiche, di avere pedigree internazionale e di poter essere la scelta giusta per sostituire l'olandese. Non è l'unico ovviamente, anche Massimiliano Allegri svincolatosi dopo la Juventus, è uno dei papabili, ma Inzaghi rimane la priorità al punto che, tramite un intermediario lo United ha già provato un primo sondaggio.
IL REGOLAMENTO - Ma cosa dice il regolamento? In Italia Simone Inzaghi oggi non potrebbe lasciare l'Inter e accasarsi a stagione in corso in un'altra squadra di Serie A. Chi ha almeno una presenza in panchina in Serie A non può sedersi su un'altra nel corso della stessa annata. Per la Serie B e la Serie C la norma è invece cambiata inserendo la data del 20 dicembre come limite massimo per poter cambiare squadra. All'estero e in Premier League in particolare, invece non c'è questa limitazione e, anzi, c'è libertà di andare a trattare anche con allenatori tesserati offrendo un cambio a stagione in corso sia interno al campionato, sia dall'estero. E dalla Serie A verso l'estero? Il regolamento dice che il cambio è possibile: "Possono trasferirsi nella stessa stagione sportiva presso Federazioni Estere Tecnici tesserati in Italia a seguito di risoluzione del rapporto a qualsiasi titolo purché sopravvenga accordo consensuale al trasferimento con la società di appartenenza e parere favorevole del Comitato Esecutivo del Settore Tecnico"
I CASI POTTER ED EMERY - I casi più eclatanti che si sono verificati nel corso delle ultime stagioni hanno visto protagonisti Chelsea ed Aston Villa. I Blues hanno "soffiato" nel 2022 al Brighton Graham Potter pagando la clausola rescissoria da 23 milioni di euro presente nel suo contratto. I Villans, invece, pagarono la clausola rescissoria da 6 milioni di euro presente nel contratto di Unai Emery con il Villarreal e lo portarono in Inghilterra a stagione in corso nel 2022/23.
INZAGHI IMPOSSIBILE - C'è un dettaglio che è ricorrente in questi cambi in corsa ed è inevitabilmente legato alla presenza, nei contratti degli allenatori con gli attuali club, di una clausola rescissoria o di uscita dall'attuale accordo. Anche per questo, oggi, Inzaghi al Manchester United è da considerarsi impossibile. Negli accordi con l'Inter non c'è la clausola e, inoltre, il club nerazzurro non ha alcuna intenzione neanche di sedersi attorno a un tavolo per lasciar partire l'allenatore che ha costruito questa squadra portandola al top in Italia e in Europa. Con buona pace dei Red Devils che lo stimano parecchio, ma che oggi non hanno margine per soffiarlo ai nerazzurri.
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