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  • Inter, quando esce Bastoni sono guai: le statistiche parlano chiaro, sostituirlo è sempre un rischio

    Inter, quando esce Bastoni sono guai: le statistiche parlano chiaro, sostituirlo è sempre un rischio

    • Pasquale Guarro
    I cambi dalla panchina sono manna dal cielo ma possono essere altrettanto pericolosi se vanno ad alterare un equilibrio ormai raggiunto, specie nei minuti finali e soprattutto in un reparto, quello di difesa, dove non è mai semplice prendere le misure in pochi minuti, entrando dalla panchina. Questa è una sventura che l’Inter ha pagato diverse volte questa stagione, una spaccatura che la squadra sembra subire soprattutto quando a lasciare il campo è Alessandro Bastoni, elemento più unico che raro nello scacchiere tattico di Simone Inzaghi, per una serie di ragioni che lo rendono uno dei migliori interpreti al mondo: qualità di palleggio (che consentono all’Inter di non abbassarsi troppo), fisicità e la capacità di reggere gli uno contro uno. 

    LE STATISTICHE - Le statistiche sono impietose: quando Bastoni viene sostituito, spesso l’Inter ne paga dazio. Comprendendo anche la partita di ieri sera contro il Napoli, sono già addirittura sette le volte in cui i nerazzurri capitolano a seguito dell’uscita dal campo del difensore: Parma, Juventus, Empoli, Udinese, Torino, Milan e Napoli, sono tutte le partite che confermano questa tesi. Non sempre l’Inter ha perso punti, sia chiaro, ma in tutte queste occasioni la squadra ha subito gol pochi minuti dopo la sostituzione di Bastoni. Sono numeri che ieri sera avrebbero dovuto almeno suggerire di lasciare inalterata la retroguardia, soprattutto perché già gli infortuni di Dimarco e Calhanoglu avevano contribuito a creare confusione e a dover trovare una soluzione immediata al problema, generando naturalmente attimi di confusione in campo. 

    MIX LETALE - Mettere mano alla difesa, visti anche i precedenti, è stata una mossa che ha generato ulteriori incomprensioni. Anche perché ad uscire è stato il migliore in campo, fin lì Bastoni aveva evitato due gol fatti e giocato una partita impeccabile. Ma soprattutto, non aveva chiesto di uscire. Sì sentiva ancora bene, era in partita e stava gestendo i minuti finali insieme ad Acerbi, che appariva vistosamente più affaticato rispetto al compagno di reparto. Tornando sui freddi numeri, è come se la retroguardia faticasse a ritrovare l’omeostasi dovendosi riorganizzare senza Bastoni. È chiaro che alla questione va trovata una soluzione, come va trovata anche all’altro problema, quello che riguarda i gol subiti nel finale. E se negli ultimi minuti di gioco dal campo togli proprio bastoni, il mix diventa letale. 

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    SenonepazzanoneInter
    SenonepazzanoneInter

    Il problema non è sostituire Bastoni ma farlo in maniera sistematica a tavolino, senza guardare l...

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