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    Inter, prima Bremer, poi tutto il resto. Marotta stila le priorità e c'è una cosa che lo rende particolarmente orgoglioso

    Inter, prima Bremer, poi tutto il resto. Marotta stila le priorità e c'è una cosa che lo rende particolarmente orgoglioso

    • Pasquale Guarro
    Ad un certo punto della partita è sembrato che Bremer, da solo, bastasse a contenere entrambi gli attaccanti dell’Inter. Poi è arrivata anche l’ora degli straordinari, perché accontentarsi del dominio in zone di campo a lui familiari, evidentemente, non era esercizio abbastanza appagante. E allora il brasiliano si è spinto alla conquista di nuovi territori e insediatosi in area di rigore avversaria, ha anche trovato il tempo e il modo di bucare Handanovic. Scudo robusto e cuspide letale, difesa e attacco insieme, perché Bremer è come quei coltellini svizzeri con mille attrezzi, utile per ogni evenienza.

    PRIORITÀ ASSOLUTA - Ausilio e Marotta se ne sono resi conto una volta di più. Non ce n’era bisogno e avrebbero volentieri evitato la dimostrazione pratica, ma Bremer ha voluto ben figurare contro quelli che presto potrebbero essere i suoi compagni. Ecco, se in viale della Liberazione c’è una cosa che inorgoglisce gli uomini mercato nerazzurri, è la rapidità d’esecuzione e il fiuto che hanno avuto verso l'affare  Bremer. Ausilio e Marotta sono al lavoro da mesi sul difensore e si sono mossi per primi. A dirla tutta l’hanno anche incontrato strappandogli una stretta di mano, che poi però dovrà concretizzarsi con la firma sul contratto, e questo non è mai un particolare da poco. Specie se le prestazioni di Bremer proseguiranno su questi livelli. Ma all’Inter si sentono al sicuro, i rapporti con l’entourage del calciatore sono ottimi e ad Appiano non hanno alcun dubbio, il primo nome su cui fiondarsi a giugno è quello di Gleison Bremer, priorità assoluta. Tutto il resto arriva dopo.

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