Inter, Lautaro fermo a zero gol: l’ingaggio da 10 milioni peserà sui giudizi
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ONERI E ONORI - Esiste un caso Lautaro? No, non esiste alcun caso e anche quest’anno l’argentino tornerà a farsi trovare pronto sotto porta. Ma rispetto all’anno scorso c’è però una grande e volgarissima differenza, che gli amanti delle buone maniere non amano sottolineare e che invece è anche una forma di responsabilità alla quale l’attaccante non può assolutamente sottrarsi. Quei dieci milioni di euro a stagione, chiesti e ottenuti, fanno sì che la critica adesso sia spietata verso di lui, visto che in qualche modo è stato messo sul piano dei top d’Europa. E a certi livelli si sbaglia poco e si segna tanto, perché come sempre bisogna raccogliere oneri e onori.
L’ESEMPIO DI NESTA - Adesso arrivano City e Milan, si entra nella terra del Toro, campi in cui bisogna fare la differenza e dimostrare. Perché ogni anno riparte da zero e bisogna riconfermarsi. Discorso che per esempio conosce benissimo proprio Alessandro Nesta, allenatore del Monza che domenica ha fermato l’Inter e che in passato è stato tra i più grandi difensori della storia: “Arrivai al Milan e vinsi la Champions, pensai che avrei potuto godermela un po’ e giocare con la sigaretta, ma Galliani comprò Stam e ricominciai a sentire subito la concorrenza”. Lautaro in nerazzurro non ha alcuna concorrenza, è il fulcro, il capitano e il bomber. Forse anche per questo riposare diventa un po’ più difficile.