Getty e Calciomercato.com
Inter, investiti 80 milioni per Arnautovic e Correa, ma schierarli in coppia è puro autolesionismo
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QUANDO EMERGE IL PROBLEMA - È una lacuna di mercato più volte evidenziata nel corso dell’estate, una mancanza con cui Simone Inzaghi dovrà fare i conti almeno fino a gennaio, se non addirittura fino a giugno. Il problema è lì e rimane silente finché la squadra riesce a esprimersi a buon ritmo, ma appena il pallone inizia a rotolare più lentamente, anche per un po’ di legittima stanchezza, riemerge puntualmente, portando a galla le magagne. Tutte le big hanno al proprio arco elementi con le carte in regola per capovolgere il banco, l’Inter no. I nerazzurri devono puntare tutto sull’organizzazione di gioco, che però dipende anche dalla freschezza atletica e quest’ultima può subire cali come impennate, in relazione ai vari momenti della stagione.
PACCO, DOPPIO PACCO E CONTROPACCOTTO - Il difetto era palese ma non hanno voluto metterci mano. In viale della Liberazione c’è un enorme lavoro di pulizia dell’immagine quando si parla di Oaktree, degli investimenti e del mercato svolto, ma la verità è che la nuova proprietà non ha voluto rimetterci un euro e che alla fine la dirigenza ha dovuto piangere le proprie colpe per aver investito 40 milioni di euro in cartellini per Correa e Arnautovic, che diventano 80 se aggiungiamo gli ingaggi a lordo versati ai due calciatori. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Il pugno rimane inesorabilmente stretto, mentre sugli spalti si porge l’altra guancia quando Arnautovic e Correa giocano addirittura in coppia. È accaduto a Monza, speriamo non accada più.
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