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    Inter, la verità sullo sfogo di Gagliardini

    Inter, la verità sullo sfogo di Gagliardini

    • Pasquale Guarro

    Ma come, adesso ci si mette anche Gagliardini? Roberto il silenzioso, quello che non ha mai fatto una polemica, quello che ha ingoiato decine e decine di panchine, oltre che i mugugni di uno stadio intero, sempre troppo preoccupato da una sua eventuale titolarità. Ieri sera l’ex Atalanta, causa indisponibilità di alcuni suoi colleghi di reparto, ha preso parte alla vittoria casalinga contro il Verona portando a casa una buona prestazione e contribuendo alla conquista dei tre punti. Ebbene sì, per molti la notizia è stata proprio questa: l’Inter può vincere anche con Gagliardini in campo. Un sospiro di sollievo, visto che le uniche due precedenti apparizioni da titolare del centrocampista avevano portato in dote altrettante sconfitte contro Lazio e Udinese, oltre che una vagonata di critiche verso Simone Inzaghi, indicato come colpevole solo ed esclusivamente per avergli dato fiducia.


    La richiesta che molti tifosi rivolgono a Inzaghi da un po’ di tempo a questa parte, dichiaratamente, sui social, e travestita da lamenti, allo stadio, è quella di far finta che Gagliardini non esista. Insomma, come a dire: c’è, è lì e non dà problemi, ma impiegalo solo in caso di decimazione. Al suo posto, forse, meglio anche un Primavera, tanto a Milano si è raggiunto il punto di non ritorno. Saturazione completa. Un autolesionismo che spesso ha creato danni alla stessa Inter e distrutto sia calciatori che allenatori. Atmosfera con cui sicuramente ha dovuto convivere per tutto questo tempo anche Gagliardini, ragazzo sempre gentile e misurato. Ad Appiano lo apprezzano tutti, è uno che sa ponderare tutto nel modo migliore ed è proprio questo aspetto che spinge a riflettere sulle sue dichiarazioni post partita. La sua è sembrata quasi una rivalsa, una richiesta di attenzioni. Avete visto? Sono Bravo! Un grido, forse, un po’ ridicolo per una prestazione appena sufficiente contro il Verona, militante negli inferi della classifica. Lo stesso Gagliardini, pensandoci un po’ di più, probabilmente, avrebbe capito che quella di ieri sera non era l’occasione giusta per assecondare il suo orgoglio.

    LO SFOGO POST PARTITA - “Non sono più disposto a svolgere questo tipo di minutaggio, ho voglia di far valere le mie qualità e a giugno prenderò le mie decisioni”.

    Ma ad esser precisi, la prima decisione l’ha già presa l’Inter quando ha scelto di non presentargli alcuna offerta di rinnovo, portandolo alla naturale scadenza di contratto. Un altro boccone amaro da ingoiare per Gagliardini, che invece ha visto altri elementi andare al dialogo con la società. E a dirla tutta, le cose potrebbero risolversi anche prima di giugno, proprio perché tutti iniziano ad essere troppo stanchi della situazione, nonostante ieri Inzaghi abbia smorzato in conferenza stampa: “Le sue dichiarazioni? La cosa importante è che continui a fare il professionista come ha sempre fatto. Qui ha la considerazione di tutti”. La verità, però, è che l’agente del calciatore è alla ricerca di una soluzione che possa evitare altri sei mesi di travaglio. L’Inter è a conoscenza della situazione, i dialoghi con l’entourage di Gagliardini sono frequenti e in viale della Liberazione attendono che i discorsi possano divenire concreti nei prossimi giorni. Si era parlato di Torino, ma al momento il discorso non decolla e allora è possibile che si apra una pista estera. Gagliardini e l’Inter potrebbero salutarsi già a gennaio, entrambe le parti sono al lavoro per questo.


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