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Inter-Verona, le pagelle di CM: Calhanoglu dominatore, Skriniar termina alla John Rambo
Onana 6: L’azione dell’1-0 parte da una sua giocata diretta su Dzeko.
Skriniar 6,5: I duelli con Djuric non sono certamente un omaggio alle buone maniere: rude, sgraziato, ma comunque funzionale al contesto. Sale in cattedra soprattutto nel finale, quando l’Inter va in affanno e lui non teme lo scontro. Alla John Rambo.
Acerbi 6,5: Concentrato, calamita tutti i palloni diretti verso centro area e spazza ogni possibile pericolo.
Bastoni 6: Sul pezzo, anche se questa volta il suo mancino gli torna poco utile perché il Verona è raccolto e lui non riesce mai a far valere la precisione del suo lancio. Chiude in marcatura sul veloce Lasagna e se la cava bene.
Darmian 6: Meno brillante del solito, non riesce praticamente mai a sfondare dal suo lato, ma neanche soffre le avanzate avversarie.
Gagliardini 6: Non è facile giocare con San Siro che mugugna ad ogni tuo tocco, ma si tappa le orecchie e porta a casa una buona prestazione. Entra nell’azione dell’1-0 con il tiro rimpallato che finisce sui piedi di Lautaro.
Calhanoglu 7: Dominatore del centrocampo, l’Inter viaggia al ritmo delle sue sinapsi.
(Dal 24’ s.t. Asllani 6: Riceve al limite dell’area, finta di calciare con il mancino mandando al bar il difensore e di destro scaglia un destro violentissimo che sfiora l’incrocio dei pali).
Mkhitaryan 6,5: In progressione, palla al piede, porta palla fino all’area avversaria e di fatto genera la prima rete targata Lautaro. Ci riesce nuovamente a fine primo tempo, dopo uno scambio con Dimarco, ma il tiro a giro, altrimenti destinato all’angolo, viene deviato quel tanto che basta da Hien per spedire il pallone in angolo.
(Dal 31’ s.t. Barella 6: Quando il Verona prova gli ultimi assalti, Inzaghi pensa a lui per dare nuove energie al centrocampo. Pressa con la solita generosità, ma lascia qualche buco).
Dimarco 6,5: Interpretazione dinamica del ruolo di quinto: lo trovi largo a sinistra, punta, mediano e sottopunta.
(Dal 31’ s.t. Gosens 6: Con l’ingresso di Lasagna, serve un po’ di fisicità in più e Inzaghi alza il muro con il suo ingresso. Regge molto bene un paio di uno contro uno sulla sinistra).
Dzeko 5: Nella morsa dei centraloni avversari, riesce a giocare pochi palloni puliti. Partecipa con merito all’azione del vantaggio.
(Dal 24’ s.t. Correa 6: Corre con criterio e diversamente dal solito, sembra interessato alla causa. Un primo passo).
Lautaro 7: Un campione si vede nei fondamentali, quando rende semplici le cose difficili. Per l’argentino, destro o sinistro non fa differenza. Raccoglie una palla vagante in area e di mancino la mette a giro alla destra di Montipò. Pochi minuti dopo si fa trovare pronto su cross di Gagliardini, ma il colpo di testa è centrale. Lotta su tutti i palloni.
(Dal 44’ s.t. Carboni: s.v.)
All. Inzaghi 6,5: La sua Inter non riesce a chiudere la partita e a tratti si fa incartare dal Verona, ma non subisce gol e con i tre punti aggancia la Juventus.
PAGELLE HELLAS VERONA
Montipò 6: Si distende sulla conclusione di Lautaro, ma l’argentino calcia preciso nell’angolo e da posizione ravvicinata.
Dawidowicz 6: Tenta il recupero affannoso su Mkhitaryan ma il tocco sul pallone mette in crisi la sua difesa perché l’azione diventa una carambola fino al gol di Lautaro.
(Dal 21’ s.t. Magnani 6: Entra bene in partita)
Hien 7: Una roccia di granito, abbatte o ammacca chiunque capiti dalle sue parti e non ha mai paura di uscire palla al piede. Bello anche l’anticipo su Dzeko in area di rigore, col centravanti nerazzurro pronto a raccogliere un bel tiro-cross di Dimarco. Meriterebbe il rosso per una lunga trattenuta su Dzeko, ma Fabbri lo grazia.
Ceccherini 5,5: Pigra l’uscita su Lautaro, l’argentino si coordina e di mancino fulmina Montipò. Gioca a uomo su Gagliardini per tutta la partita, per poi riabbassarsi nei 3 quando il Verona torna in possesso palla.
Depaoli 5,5: Non porta alcun pericolo dalla sua parte e ogni tanto l’Inter riesce ad entrare.
Tameze 6: Segue Calhanoglu, ma al turco spesso basta meno di un secondo per indirizzare il pallone nel posto giusto e a volte corre un po’ a vuoto.
(Dal 21’ s.t. Veloso 6: Utili geometrie per l’assalto finale, che però non porta frutti).
Ilic 5,5: Perde totalmente la partenza di Mkhitaryan stendendogli tappeto rosso fino all’ingresso in area ed è sempre lui che sfortunatamente devia la conclusione di Gagliardini mandandola sui piedi di Lautaro per l’1-0.
(Dal 21’ s.t. Lasagna 5,5: Si vede poco).
Doig 6: Largo a sinistra, non concede spazio a Darmian ma neanche affonda. Anzi, quando arriva sul fondo mostra parecchi limiti).
(Dal 35’ s.t. Piccoli: s.v.)
Kallon 5,5: Inconsistente, costretto a rincorrere avversari fino alla propria area di rigore.
(Dal 12’ s.t. Sulemana 6,5: Anticipo di testa sul diretto avversario a centrocampo e sovrapposizione per arrivare al tiro ed impegnare Onana. Affronta Barella a testa alta, sintomo di buona personalità. È un 2002).
Lazovic 5: Non trova mai spazi per sfogare i cavalli nel motore.
Djuric 5,5: Grosso e potente, ma l’Inter lì dietro è strutturata e lui trova pane per i suoi denti.
Marco Zaffaroni 5,5: Uomo su uomo a tutto campo. Calcio amarcord. Incarta l’Inter, ma che brutto spot nel 2023.