Inter, i segnali fisici di Acerbi sono un messaggio al mercato: priorità a un colpo in difesa
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L'OPERAZIONE IN ESTATE E GLI INFORTUNI - Acerbi a febbraio compirà 37 anni ma l'età anagrafica sicuramente non è stata e non è un problema per lui dato l'incredibile rendimento che ha quando scende in campo. Un marcatore così puro si fatica a trovare in circolazione, ma come già detto il problema sta diventando il "quando" scende in campo. Non va dimenticato, infatti, che in estate Acerbi ha perso l'Europeo perché si è dovuto operare per un problema non più posticipabile di pubalgia, che ha iniziato la stagione in rincorsa dal punto di vista atletico data la corporatura e che, inevitabilmente, stanno iniziando a riproporsi purtroppo con costanza.
ALTRO STOP - Acerbi non era al meglio al rientro dalla prima sosta per le nazionali a settembe e si è infortunato per la prima volta al bicipite femorale della coscia sinistra nel corso del primo tempo della gara poi vinta 1-0 contro la Roma costringendo Inzaghi al secondo cambio forzato dopo il ko di Calhanoglu nei primi 45 minuti. Anche contro il Verona l'infortunio è arrivato nei primi 15 minuti della gara e, a prescindere dagli esiti, salterà sicuramente l'importantissima sfida di Champions League contro il Lipsia. In totale, quindi, saranno 7 le partite saltate e due lasciate dopo solo 20 minuti circa di gioco.
IL CONTRATTO - Il suo contratto con l'Inter è stato rinnovato fino al 30 giugno 2026, quello del suo sostituto naturale, Stefan de Vrij, scade a fine stagione ma con opzione di prolungamento di un'altra annata da parte della società. Per l'ex-Lazio (così come per Darmian) il rinnovo non è mai stato ufficializzato, ma è stato messo a bilancio insieme alla clausola di rescissione anticipata a fine stagione dietro pagamento già concordato di una buonauscita.
MESSAGGIO AL MERCATO - Quello che sta accadendo ad Acerbi è però oggi più che mai un messaggio al mercato di casa Inter che, nel corso degli anni, ha più volte puntato il mirino su giocatori che avrebbero occupato la sua posizione in campo lasciandoseli però puntualmente scappare. È il caso di Gleison Bremer prima (fintio alla Juventus) e di Alessandro Buongiorno poi (oggi al Napoli). L'idea, in sostanza, c'è sempre stata, il budget per chiudere operazioni così importanti no.
A GIUGNO LA PRIORITA', ANCHE ECONOMICA - Impossibile che questo accada a gennaio, nonostante la rincorsa al Napoli possa richiedere questo sforzo, più probabile che possa accadere a giugno, quando una decisione sul duo gestito da Federico Pastorello potrebbe consentire a Marotta e Ausilio di piazzare la maggior parte del budget mercato sul centrale difensivo. L'indicazione di Oaktree è già chiara: no a colpi datati in quanto a età e no a stipendi monstre. La ricerca non sarà semplice.
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