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  • Inchiesta ultras, Zanetti in Procura: "Bellocco mi è stato presentato come tifoso, non è vero che li ho avvisati delle indagini"

    Inchiesta ultras, Zanetti in Procura: "Bellocco mi è stato presentato come tifoso, non è vero che li ho avvisati delle indagini"

    • Matteo Palmisano
    E' durata un'ora e trenta minuti l'audizione di Javier Zanetti in Procura a Milano. Il vice-presidente dell'Inter ha risposto alle domande della Squadra Mobile come persona informata dei fatti sulle vicende che riguardano i rapporti tra gli ultras della Curva Nord e la società nerazzurra. In particolare, Zanetti ha risposto, così come fatto da Simone Inzaghi, alle domande relative alla questione dei biglietti concessi per la finale di Champions League di Istanbul del giugno 2023. Nello specifico, fornendo deludicidazioni in merito ad un'intercettazione telefonica che coinvolge l'allenatore nerazzurro e uno dei leader della Curva, Marco Ferdico.
    LA TELEFONATA - Il nome di Javier Zanetti emerge anche in merito all'intercettazione telefonica del 26 maggio 2023, che cattura una conversazione tra Marco Ferdico e Marco Materazzi in cui, il primo "avrebbe saput da Zanetti che ci sono dei funzionari di Polizia che stanno monitorando la cuva anche per l'accaduto...al povero Vittorio". Con il riferimento all'omicidio di Vittorio Boiocchi dell'ottobre del 2022.

    LE DICHIARAZIONI - Il Corriere della Sera riporta alcuni stralci della deposizione resa da Javier Zanetti, che ha confessato di conoscere molti dei capi della Curva Nord per la sua lunga militanza all'Inter. In particolare il vicepresidente nerazzurro si è soffermato su Antonio Bellocco, appartenente alla 'ndrangheta che mirava a scalare i vertici del tifo organizzato e che lo scorso 4 settembre è stato assassinato a Cernusco sul Naviglio da Andrea Beretta, figura di spicco del tifo organizzato: "Era entusiasta per aver conosciuto “il capitano del Triplete”. L’ho visto una volta. Me l’ha presentato un anno fa Andrea. Me l’ha presentato come un normale tifoso, dicendomi che era un nuovo ragazzo della curva". In merito ai rapporti coi capi della Nord e alle domande che gli sono state rivolte sui contenuti di certe intercettazioni, Zanetti ha aggiunto: "Sono persone che conosco, dopo 30 anni all’Inter, come giocatore e dirigente, e non li ho mai visti fare nulla di male nei confronti del club. Sono uno di quelli a cui si sono rivolti". Al tempo stesso, Zanetti ha precisato di aver ricevuto solo delle richieste, mai minacce, e ha smentito di aver avvisato gli indagati che la Procura stesse portando avanti un'inchiesta nei loro confronti.
    INZAGHI - Nella giornata di ieri era stato ascoltato anche Simone Inzaghi, sempre in merito alle telefonate con Marco Ferdico sulla questione dei biglietti per la finale. Il tecnico ha risposto alle domande affermando di non essersi mai sentito minacciato o infastidito dalle telefonate con gli esponenti della Curva Nord nerazzurra. Per l'allenatore si è trattato di semplici richieste, non di pressioni.

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