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  • Inter, Bisseck: "Se vinco la Champions smetto. Le speranze dell'Italia sono riposte in noi"

    Inter, Bisseck: "Se vinco la Champions smetto. Le speranze dell'Italia sono riposte in noi"

    Alla vigilia del match con il Bayern Monaco, valevole per l'andata dei quarti di finale di Champions League, il difensore dell'Inter Yann Bisseck parla alla rivista Kicker: "Incontreremo una squadra molto organizzata. Una squadra che non ha problemi a non avere palla. Anche se fondamentalmente anche noi amiamo avere il possesso del pallone. Inoltre, non ci piace affatto subire gol. Mai. Nemmeno se siamo già sul 3-0. E quando abbiamo la palla, abbiamo giocatori fenomenali a centrocampo e in attacco. Direi che non sarà una partita facile per nessuna delle due squadre, ed è forse per questo che entrambe aspettano con ansia di vedere come andrà a finire".

    Bisseck prosegue: "Sono fiducioso sul passaggio del turno - si legge nella traduzione di Sportmediaset -. Noi favoriti per i loro infortuni? In realtà no. Si entra in campo e ci si prepara con i giocatori che sono in forma. E alla fine vuoi vincere ogni partita. Sai benissimo quando stai giocando contro una squadra molto forte. E il Bayern, nonostante tutti gli infortuni, ha ancora una squadra molto, molto forte. Ecco perché non ci prepareremo diversamente. Nessuno qui salta dalla gioia per questo o quel giocatore assente. Ci lanceremo nella partita con lo stesso entusiasmo che avremmo se tutti fossero a disposizione. Certo che la pressione c'è, anche perché siamo l'unica squadra italiana a essere arrivata ai quarti di finale. Ecco perché le speranze dell'Italia sono riposte in noi, anche se i tifosi delle altre squadre non lo ammetterebbero mai. Alla fine, ogni partita è uguale: vuoi sempre vincere. Anche se la Champions League è un po' più speciale".

    E infine: "Ricordo ancora il momento in cui abbiamo vinto lo scudetto nel derby contro il Milan; anche quando è stato consegnato il trofeo e poi abbiamo preso l'autobus per attraversare la città. Non dimenticherò mai quei giorni. Erano così emozionanti, così forti. Ma il fatto è che nello sport, dopo, si continua e basta. Anche se abbiamo vinto il nostro 20esimo titolo, questo è diventato rapidamente storia. Adesso si tratta solo di inseguire il prossimo titolo. Vincere la Champions? Potrei anche smettere di giocare a calcio, perché non c'è niente di meglio (ride, ndr). No, sto scherzando. E' ancora troppo presto per pensarci. Siamo solo ai quarti di finale e ci sono ancora tante squadre molto, molto forti sulla nostra strada. Ma il mio sogno è sicuramente vincere un giorno questo trofeo".

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    burbon
    burbon

    ormai nei cartonati si è insinuato il virus del deluirio di onnipotenza

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