
Inter, Bisseck: "Se vinco la Champions smetto. Le speranze dell'Italia sono riposte in noi"
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Bisseck prosegue: "Sono fiducioso sul passaggio del turno - si legge nella traduzione di Sportmediaset -. Noi favoriti per i loro infortuni? In realtà no. Si entra in campo e ci si prepara con i giocatori che sono in forma. E alla fine vuoi vincere ogni partita. Sai benissimo quando stai giocando contro una squadra molto forte. E il Bayern, nonostante tutti gli infortuni, ha ancora una squadra molto, molto forte. Ecco perché non ci prepareremo diversamente. Nessuno qui salta dalla gioia per questo o quel giocatore assente. Ci lanceremo nella partita con lo stesso entusiasmo che avremmo se tutti fossero a disposizione. Certo che la pressione c'è, anche perché siamo l'unica squadra italiana a essere arrivata ai quarti di finale. Ecco perché le speranze dell'Italia sono riposte in noi, anche se i tifosi delle altre squadre non lo ammetterebbero mai. Alla fine, ogni partita è uguale: vuoi sempre vincere. Anche se la Champions League è un po' più speciale".
E infine: "Ricordo ancora il momento in cui abbiamo vinto lo scudetto nel derby contro il Milan; anche quando è stato consegnato il trofeo e poi abbiamo preso l'autobus per attraversare la città. Non dimenticherò mai quei giorni. Erano così emozionanti, così forti. Ma il fatto è che nello sport, dopo, si continua e basta. Anche se abbiamo vinto il nostro 20esimo titolo, questo è diventato rapidamente storia. Adesso si tratta solo di inseguire il prossimo titolo. Vincere la Champions? Potrei anche smettere di giocare a calcio, perché non c'è niente di meglio (ride, ndr). No, sto scherzando. E' ancora troppo presto per pensarci. Siamo solo ai quarti di finale e ci sono ancora tante squadre molto, molto forti sulla nostra strada. Ma il mio sogno è sicuramente vincere un giorno questo trofeo".
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ormai nei cartonati si è insinuato il virus del deluirio di onnipotenza