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    Mancini ko: l'Arabia Saudita perde col Giappone, Mondiali più lontani? E il suo attacco al campionato fa discutere

    Mancini ko: l'Arabia Saudita perde col Giappone, Mondiali più lontani? E il suo attacco al campionato fa discutere

    • Redazione CM
    Roberto Mancini non riesce ad ingranare alla guida della sua Arabia Saudita. Nella terza giornata del girone C della terza fase di qualificazione ai Mondiali del 2026 per la zona asiatica, la sua nazionale è stata sconfitta per 2-0, in casa, dal Giappone. Un risultato che complica la rincorsa ad uno dei due posti che garantiscono l'accesso diretto alla rassegna iridata che si terrà tra due anni fra Canada, Stati Uniti e Messico: l'Arabia Saudita resta infatti ferma a quota 4 punti, a -5 dalla capolista Giappone e agganciata dall'Australia – che ha superato per 3-1 la Cina – e dal Bahrain, fermato sul pari dall'Indonesia. Le prime due avanzano ai Mondiali, la terza e la quarta saranno invece protagoniste della quarta fase di qualificazione. A segno per il Giappone l'ex Lazio Kamada e Ogawa, giocatore del NEC Nijmegen.

    E il momento complicato per Roberto Mancini si estende pure all'extra campo. Presentando la delicata sfida contro il Giappone, l'allenatore italiano si è infatti reso protagonista di un attacco per certi versi clamoroso nei confronti della Saudi Pro League. E, nello specifico, delle politiche messe in atto negli ultimi tempi dai club più importanti del campionato locale, rei di aver sottratto significativo tempo di gioco a molti calciatori potenzialmente eleggibili per la sua squadra.
     

    Tre anni fa, i calciatori sauditi giocavano tutte le partite. Oggi, dal 50% al 60% di loro non giocano più. Questo è il primo problema, l'unico problema che abbiamo col nostro campionato”, ha dichiarato da Jeddah Roberto Mancini. Una presa di posizione forte, atta a tutelare il suo lavoro di selezionatore, ma che potrebbe non risultare gradita ai proprietari delle società che militano nella Saudi Pro League, che tramite onerosi investimenti – con l'obiettivo di favorire la crescita del movimento e pubblicizzare la candidatura del Paese per i Mondiali del 2030 – ha portato in Arabia Saudita campioni del calibro di Cristiano Ronaldo, Karim Benzema, Neymar, ma anche Sergej Milinkovic-Savic e Sadio Mané. E dove recentemente è approdato anche l'ex allenatore del Milan Stefano Pioli, che ha assunto l'incarico alla guida dell'Al-Nassr capitanato da CR7.

    Roberto Mancini è stato nominato commissario tecnico dalla federcalcio saudita il 27 agosto del 2023, a pochi giorni dalle dimissioni rassegnate da ct dell'Italia, con cui nel 2021 ha conquistato gli Europei. L'Arabia Saudita occupa attualmente la seconda posizione (4 punti) nella classifica del girone C di qualificazioni ai Mondiali, alle spalle della capolista Giappone, avversario di giornata. La sua esperienza alla guida dei “figli del deserto” non è stata priva di difficoltà e di critiche per i risultati raggiunti. Nell'unica competizione internazionale disputata, la Coppa d'Asia 2024, i verdi sono stati eliminati agli ottavi di finale per mano della Corea del Sud.

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