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    Il Milan dei belgi è un flop: ora la Champions è davvero a rischio

    Il Milan dei belgi è un flop: ora la Champions è davvero a rischio

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Se alla fine il Milan non riuscirà a conquistare un posto in Champions attraverso il campionato sa dove andare a cercare la colpa. A Cremona. Pareggio all’andata, pareggio al ritorno a San Siro, con un sogno sfumato per la Cremonese al terzo minuto di recupero quando Messias, con una punizione deviata da Vasquez, ha acciuffato il pareggio in una partita giocata molto male dalla sua squadra. Tranne la Roma, tutte le altre concorrenti alla Champions hanno vinto, dopo questo turno di metà settimana il Milan è uscito dal gruppo delle prime quattro e al quinto posto è stato agganciato anche dall’Atalanta. Brutta giornata per Pioli, mentre poteva riempirsi di speranze per Ballardini che, con la rete splendida di Okereke a un quarto d’ora dalla fine, si era ritrovato a -4 dallo Spezia proprio alla vigilia dello scontro diretto. Messias l’ha respinto indietro, a -6, ma la Cremonese è viva.

    MILAN SGONFIO - I campioni d’Italia hanno dato invece l’immagine di una squadra spenta. Come aveva fatto a Bologna, Pioli aveva cercato di riaccenderla con le seconde linee, che però hanno tradito. Contributo inesistente da parte di Origi, deprimente quello di De Ketelaere, blando quello di Vranckx. E quando è arrivato l’attimo decisivo, anche la coppia di difensori centrali Kalulu-Thiaw è andata in tilt davanti al numero di Okereke. Dopo aver visto di nuovo il Milan delle riserve, viene da domandarsi in quali pessime condizioni siano i titolari per indurre l’allenatore a rinunciarci in modo così massiccio. Certo che a una settimana dal derby con l’Inter in Champions League, la differenza di forma fra le due milanesi sembra fin troppo evidente.
    CHAMPIONS STOP - Già alla fine del primo tempo, il Milan stava perdendo terreno nella corsa alla Champions. Nel tardo pomeriggio aveva già vinto la Juventus, stavano vincendo la Lazio e l’Inter, pareggiava solo la Roma a Monza. In quel momento, i campioni d’Italia erano fuori, serviva un’accelerazione. La Cremonese stava giocando la partita che aveva preparato, di grande attenzione difensiva, riempiendo il centrocampo di mediani per contrastare il già difficoltoso palleggio rossonero. Difficoltoso perché Pioli, considerando lo spessore non eccelso dell’avversario, gli impegni a raffica di questo periodo, non ultimo quello della doppia semifinale di Champions con l’Inter, e la stanchezza di alcuni titolari, aveva lasciato fuori pezzi da novanta come Giroud, Hernandez e Leao e dato spazio (troppo spazio...) alle riserve. Abbassando il livello tecnico, il Milan andava a sbattere di continuo sulla difesa cremonese. Per la verità ha pure segnato, peraltro con un gol molto bello di Saelemaekers (controllo con l’esterno sinistro e conclusione con lo stesso piede), ma in fuorigioco.
    IL MILAN DEI BELGI... - Dopo quella rete tolta dal Var, l’unica occasione vera per segnare era capitata a De Ketelaere su un folle passaggio indietro di Meité, ma il belga, ormai infilato dentro una stagione che più deludente non si può, si è fatto soffiare la palla da Carnesecchi in uscita bassa. Ecco, Carnesecchi e Chiriches stavano tenendo in piedi la squadra di Ballardini, che poteva difendersi con ordine vista l’assenza di velocità dei rossoneri. In un Milan pieno di belgi (quattro titolari: Vranckx, Saelemaekers, Origi e De Ketelaere), Pioli aveva pensato di spostare Origi a sinistra mettendo al centro del suo attacco una coppia dai piedi buoni come Diaz e De Ketelaere, così da togliere riferimenti alla difesa della Cremonese, ma l’idea non ha dato risultati.

    ...IL MILAN SENZA BELGI - A inizio ripresa, l’unico cambio di Pioli è stato quello di Krunic per Bennacer. Troppo poco per dare una spinta a una squadra che stava girando a vuoto. Ballardini ha creduto invece nell’impresa e dopo qualche minuto ha messo dentro Okereke al posto di Bonaiuto e Valeri per Benassi. Ci ha creduto così tanto che ha rischiato incredibilmente di prendere gol in contropiede con un colpo di testa di Diaz su cross di Saelemaekers. Sono passati tre minuti ed è stata la Cremonese a creare una clamorosa palla-gol con un cross di Sernicola per il colpo di testa di Valeri, libero e a due passi dalla porta: palla alta. Lo spavento ha indotto Pioli a mettere in campo almeno un paio di titolari, Leao e Giroud, fuori Origi e De Ketelaere, al cambio successivo fuori anche gli altri due belgi Vranckx (per Tonali) e Saelemaekers (per Messias), l’unico ad aver lasciato sul campo almeno l’idea dell’orgoglio. Da una sgassata di Leao è nata l’ultima vera occasione milanista sbagliata anche questa da Diaz.

    LA GRANDE PAURA - Al 32', il gol che nessuno si aspettava: lancio lungo di Galdames, aggancio di Okereke, ne aveva due intorno ma Thiaw e Kalulu si sono scontrati, sono finiti a terra e l’attaccante cremonese di sinistro ha battuto Maignan. Il Milan si è rovesciato nella metà campo dei suoi avversari, Leao ci ha provato senza fortuna, non quanta ne ha avuta (meritandola, sia chiaro) Messias che prima è stato steso da Vasquez vicino all’area di rigore e poi ha segnato su quella punizione grazie anche a una deviazione dello stesso Vasquez. Con la palla in rete, quindi a gioco fermo, Krunic è corso verso Pickel e gli ha dato un colpo di petto mentre lo svizzero, finito a terra, non se l’aspettava. Krunic ha rischiato grosso, ma Pairetto non l’ha visto e Banti dal Var non ha ritenuto opportuno richiamare il collega di campo. Era già il 48'. Tre minuti dopo, Pickel si è vendicato per interposta persona e, durante una ripartenza della Cremonese, ha centrato Tonali (che voleva sbarrargli la strada) con un pugno, stavolta Banti se n’è accorto, l’ha segnalato a Pairetto che l’ha espulso. Contro lo Spezia, Ballardini perde un elemento prezioso.

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