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  • Calciopoli, Penta:| 'Telefonate della Roma...'

    Calciopoli, Penta:| 'Telefonate della Roma...'

    • Marco Anselmi

    'Confermo che sulla Roma ci sono diverse telefonate, alcune delle quali imbarazzanti. La Lazio non ha le telefonate che ha la Roma, quelle giallorosse sono più gravi, ma io non sono un inquirente e non sta a me farle emergere'. Parla così Nicola Penta, consulente chiamato da Luciano Moggi ad ascoltare le telefonate di Calciopoli, intervenuto ai microfoni di RadioSei: 'Quando si chiudono le indagini non c'è subito il rinvio a giudizio, passano dei mesi, questo avviene nell'ottobre 2008 per l'indagine di Napoli che vede Moggi imputato di associazione a delinquere. La difesa dell'ex dirigente juventino ha avuto il famoso materiale con le 180.000 intercettazioni solo nel gennaio 2009: perché avremmo dovuto tirare fuori certe telefonate in pochi mesi quando gli investigatori ne hanno utilizzate 1000 in quattro anni?'.

    Penta poi ribadisce: 'Io non so come abbiano fatto a mettere dentro la Lazio, l’avvocato Gentile la difenderà a dovere. La Lazio l'hanno dovuta mettere dentro perché Moggi da solo non poteva fare l'associazione a delinquere. Secondo l'accusa Lazio, Reggina e Fiorentina erano consulenti e collaboratori esterni, il Milan lo contrastava, ma Meani ha fatto 11.000 telefonate in quattro mesi, il 90% delle quali prima delle partite con arbitri e assistenti. All'epoca si poteva parlare con i designatori, che vengono dotati di due schede sim per comunicare con i dirigenti delle società, c'era una circolare destinata alla società che lo specificava, quindi parlare con i designatori non era reato'.

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