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  • Guardiola con ferite e graffi sul volto: "Volevo farmi male". Cos'è successo

    Guardiola con ferite e graffi sul volto: "Volevo farmi male". Cos'è successo

    • Redazione CM
    Non è un gran momento per il Manchester City. Anzi, è uno dei peggiori degli ultimi anni. E anche Pep Guardiola non sorride più. Per la prima volta nella sua carriera ha perso cinque partite consecutive, un filotto negativo - considerando tutte le competizioni - arrivato tra la fine di ottobre e la settimana scorsa, un trend da incubo interrotto solo dal pareggio in casa contro il Feyenoord nell'ultima giornata di Champions League. Un pareggio che, per come è arrivato, ha il sapore di un'altra sconfitta: i Citizens vincevano 3-0, ma in poco meno di un quarto d'ora hanno incassato tre gol e gli olandesi l'hanno ripresa.

    GUARDIOLA CON FERITE E GRAFFI SUL VOLTO, COS'E' SUCCESSO - Nelle interviste post partita e in conferenza stampa Guardiola si è presentato pieno di segni e graffi; le immagini hanno fatto il giro del web, in tanti si sono chiesti cosa fosse successo al volto dell'allenatore. A spiegato è lo stesso Pep, che a un giornalista che gli aveva chiesto come si fosse fatto quei segni ha risposto: "Li ho fatti con le mie dita. Voglio farmi del male". Scuro in volto e con una rabbia incontrollabile, lo spagnolo si è sfogato anche su se stesso facendosi letteralmente del male fisico. 

    MANCHESTER CITY-FEYENOORD, IL COMMENTO DI GUARDIOLA - Una strigliata però è arrivata anche alla squadra che ha preso tre gol in pochi minuti in una partita che sembrava ormai indirizzata in favore degli inglesi, Guardiola ha commentato così la partita: "Questo risultato per noi è come una sconfitta. Abbiamo concesso troppe azioni, la prima parte di gara è stata bella, poi però… Alla fine si è fatto tutto difficile. E' un momento in cui siamo più fragili, avevamo bisogno di una vittoria e di fiducia ma abbiamo trovato problemi. Non so se siano mentali, è una questione tecnica, i primi due gol non puoi concederli. Volevamo fare bene ma non ci siamo riusciti".

    MANCHESTER CITY-FEYENOORD, LA PARTITA - A provare a tirare fuori il Manchester City dal momento di crisi è stato il solito Erling Haaland, che con Feyenoord ha segnato una doppietta tra primo e secondo tempo, sbloccando la gara grazie a un calcio di rigore. Nel mezzo, a inizio ripresa, è arrivato il gol di Gündogan; tre gol in 53 minuti per una vittoria che sembrava già in tasca. Sembrava, appunto. Nell'ultimo quarto d'ora di partita il Feyenoord ha approfittato degli errori degli avversari segnando prima con il 2002 Moussa - quarto gol di fila tra campionato e Champions - poi con il solito Santiago Gimenez e all'89' è arrivato il gol del pareggio firmato dal difensore ex Fiorentina Hancko (piace alla Juventus per gennaio).

    MANCHESTER CITY, IL PERIODO DA INCUBO - Il periodo complicato del Manchester City è arrivato dopo cinque vittorie consecutive e quando non avevano ancora mai perso in questa stagione. Poi, l'incubo. Dal Tottenham al Tottenham, cinque partite e cinque sconfitte: la prima il 30 ottobre in Coppa di Lega, 1-2 in casa degli Spurs ed eliminati al quarto turno. Poco male. Poi, in campionato hanno perso contro Bournemouth, Brighton e ancora Tottenham; nel mezzo il ko in Champions contro lo Sporting Lisbona. 4 gol segnati e 14 subiti per una squadra irriconoscibile rispetto a qualche mese fa. Con il pareggio contro il Feyenoord sono sei le gare senza vittorie dei Citizens, che nella prossima giornata di Premier League affronteranno il Liverpool primo e a +8 sulla squadra di Guardiola. 

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    Felixino
    Felixino

    mi dispiace parecchio vederlo così. Anche se non dovesse esserseli fatti da solo è comunque sinto...

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