Fiorentina, Kean è la punta che voleva Palladino. Ma in attacco il club cerca ancora: il punto
IDEE – Partiamo dal presupposto che Moise Kean è una precisa e forte richiesta dello stesso Raffaele Palladino, che lo voleva con sé anche lo scorso gennaio a Monza, prima che si facesse sotto l’Atletico Madrid. Testimonianza della sinergia che corre fra guida tecnica e dirigenza. Nelle idee del tecnico sarà lui a prendersi il peso dell’attacco, così come è dello stesso avviso il board, che altrimenti non avrebbe messo sul piatto un quinquennale da oltre due milioni e mezzo annui per un rincalzo. Va da sé che i profili che la Fiorentina sta monitorando al momento per il ruolo di centravanti si posizionerebbero un passo indietro rispetto al vercellese, anche se in una stagione potenzialmente da 60 partite e oltre ci sarà spazio per tutti.
NOMI – In poche parole, l’altro centravanti a oggi non è una priorità per la Fiorentina, che ha urgenza di andare ad inserire centrocampisti in un reparto letteralmente decimato dagli addii. Difficile, dunque, arrivare a Sorloth del Villarreal e Dallinga del Tolosa, che richiederebbero uno sforzo economico piuttosto importante (38 milioni il primo, 25 il secondo). Più semplice provare a portarsi a casa Lorenzo Lucca, qualora l’Udinese dovesse scendere dai 15 milioni chiesti oggi, per garantire anche maggiore varietà tattica a Palladino. In ogni caso, parliamo di operazioni che la Fiorentina affronterà a tempo debito, quando avrà sistemato altri settori del campo. E quando sarà riuscita a racimolare un tesoretto consistente dalle cessioni di esuberi come Mbala Nzola.