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  • Fiorentina, Kean è la punta che voleva Palladino. Ma in attacco il club cerca ancora: il punto

    Fiorentina, Kean è la punta che voleva Palladino. Ma in attacco il club cerca ancora: il punto

    • Filippo Caroli
    Ha già preso, da ieri, confidenza con la sua nuova città e i suoi nuovi sostenitori e da domani sarà a completa disposizione di Raffaele Palladino nella sua nuova avventura alla Fiorentina. Moise Kean è il primo (dei tanti che arriveranno) acquisto dell’estate 2024 dei viola e si appresta a raccogliere una missione in cui tutti, fin qui, hanno miseramente fallito: non far rimpiangere quel Dusan Vlahovic versione 2021-22 capace di segnare la bellezza di 17 reti in mezza stagione. La dirigenza crede molto nelle potenzialità di Kean, lo dimostrano le cifre messe immediatamente sul piatto per convincere il ragazzo che viene, in ogni caso, da una stagione non positiva. Ed è proprio per questo che la dirigenza si sta giocando parecchio nello scommettere sull’ormai ex juventino. Ma come va ad inserirsi Kean nello scacchiere di Palladino? Sarà lui l’attaccante titolare? O il board punta ad affiancargli un attaccante con cui fare staffetta?
     
    IDEE – Partiamo dal presupposto che Moise Kean è una precisa e forte richiesta dello stesso Raffaele Palladino, che lo voleva con sé anche lo scorso gennaio a Monza, prima che si facesse sotto l’Atletico Madrid. Testimonianza della sinergia che corre fra guida tecnica e dirigenza. Nelle idee del tecnico sarà lui a prendersi il peso dell’attacco, così come è dello stesso avviso il board, che altrimenti non avrebbe messo sul piatto un quinquennale da oltre due milioni e mezzo annui per un rincalzo. Va da sé che i profili che la Fiorentina sta monitorando al momento per il ruolo di centravanti si posizionerebbero un passo indietro rispetto al vercellese, anche se in una stagione potenzialmente da 60 partite e oltre ci sarà spazio per tutti.
     
    NOMI – In poche parole, l’altro centravanti a oggi non è una priorità per la Fiorentina, che ha urgenza di andare ad inserire centrocampisti in un reparto letteralmente decimato dagli addii. Difficile, dunque, arrivare a Sorloth del Villarreal e Dallinga del Tolosa, che richiederebbero uno sforzo economico piuttosto importante (38 milioni il primo, 25 il secondo). Più semplice provare a portarsi a casa Lorenzo Lucca, qualora l’Udinese dovesse scendere dai 15 milioni chiesti oggi, per garantire anche maggiore varietà tattica a Palladino. In ogni caso, parliamo di operazioni che la Fiorentina affronterà a tempo debito, quando avrà sistemato altri settori del campo. E quando sarà riuscita a racimolare un tesoretto consistente dalle cessioni di esuberi come Mbala Nzola. 
     

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