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C'è un Milan vincente: crescita esponenziale del valore maglia, ecco strategia e guadagni
Il Milan targato “USA” si è contraddistinto per una crescita esponenziale del valore maglia, sotto il profilo sponsorizzativo. Gli analisti stimano la jersey rossonera in oltre 75 milioni di euro (+65% rispetto solo ad un anno fa), includendovi la parte “premiale” dei contratti. L’ultimo in ordine di tempo porta la firma di Emirates, compagnia aerea con base a Dubai, che, per i prossimi 3 anni (dopo 15 anni di ininterrotto sodalizio), pagherà circa 30 milioni di euro a stagione per apparire sulla prima squadra e su altre selezioni rossonere (femminile e le Academy). Stesso importo (30 milioni) per Puma. Lo sponsor tecnico dei rossoneri, così come Emirates, ha più che raddoppiato gli investimenti precedenti, a conferma dell’interesse per il marchio lombardo sempre più proiettato a livello internazionale. Su entrambi gli accordi c’è una base a incentivi, che arricchisce ulteriormente il partenariato in esame. Più contenuti, anche se di valore, i contratti di Wefox (retro sponsor di maglia) e BitMex (sleeve partner).
Nella stagione in corso, le realtà partner rossonere hanno superato il tetto delle 30 (per la precisione 34), divise in soli 4 format (principal partner, premium partner, partner e supplier). Una strategia commerciale molto più pulita rispetto al passato, perché il club rossonero sta puntando ad un numero inferiore di aziende per seguire, con maggiore attenzione le iniziative di “attivazione” e “ingaggio” destinate ai milioni di tifosi sparsi nel mondo. Un ulteriore sviluppo è collegato alla internazionalizzazione del brand, soprattutto in Medio Oriente e Asia, dove le fan base vedono la squadra di Pioli come uno dei prodotti calcistici più interessanti da seguire sia in tv che a livello digitale.