
Sampdoria, fiducia a tempo a Semplici e niente ritiro: il club affronta così la crisi
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Sono serviti praticamente tre giorni alla Sampdoria per trovare una linea condivisa sulle mosse da intraprendere dopo il catastrofico k.o. rimediato con il Frosinone. Il club blucerchiato ha subito una devastante sconfitta al Ferraris: lo 0-3 inflitto dai ciociari ai genovesi ha fatto precipitare la società di Manfredi al terz'ultimo posto, in piena zona retrocessione diretta, e ha scatenato la contestazione e il malumore del pubblico. Quelle che sono seguite sono state ore di grande confusione. Ma andiamo con ordine.
SEMPLICI E L'ESONERO - Dopo i novanta terribili minuti di sabato il ds Accardi è intervenuto in sala stampa per confermare l'allenatore Semplici che, con 15 punti in 15 partite, ha addirittura abbassato la media del predecessore Sottil (1,23 a gara). Finita qui? No, perché poche ore dopo sono iniziate le riflessioni e i confronti in casa Samp. Tra domenica e lunedì, l'esonero sembrava scontato, anche se c'era la necessità di individuare un sostituto in grado di dirigere già la seduta di martedì. Si erano fatti i nomi di Iachini e soprattutto Pirlo, addirittura era emersa la volontà, da parte dell'ex allenatore, di tornare solo a fronte di un allontanamento di Accardi. Poi qualcosa è iniziato di nuovo a cambiare nella notte tra lunedì e martedì.
CONFERMA A TEMPO - Ieri in mattinata è iniziata a trapelare, fronte Samp, la volontà di confermare Semplici in sella almeno sino a domenica. Si tratterà di una vera e propria fiducia a tempo: nuove valutazioni verranno fatte a seguito della partita di Spezia. In caso di figuraccia o di battuta d'arresto, salterà la poltrona del mister. Questa partita da dentro o fuori non è una novità nella stagione travagliata della Samp: era successo anche a Sottil, presentatosi da quasi sfiduciato alla partita con il Sassuolo. Risultato? 5-1 per i neroverdi e addio all'ex Udinese. Cruciali nella scelta di lasciare l'ex mister della Spal alla guida del Doria i tanti faccia a faccia di Manfredi nelle ultime ore, con il suo staff ma anche con la squadra. I giocatori hanno ribadito, almeno a parole, di voler seguire l'allenatore. Adesso dovranno dar seguito con i fatti ai proclami anche perché il clima attorno alla Samp, nonostante la 'spedizione' della Federclubs di ieri al Mugnaini, abbastanza distensiva, resta plumbeo.
RITIRO - Era stata ventilata anche la possibilità di un ritiro, ma per il momento l'ipotesi è stata accantonata. La Samp resta al Mugnaini, con il presidio della Digos e della Polizia, al massimo potrebbe andare in ritiro un giorno prima, a partire dalla rifinitura.
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