
Juventus, Conte non ha mai smesso di sperare in un ritorno: l'ultimo veto è già caduto
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IL CONTRATTO COL NAPOLI E I MALUMORI - Con il club di Aurelio De Laurentiis, come detto, il contratto è ancora lungo con scadenza 30 giugno 2027, ma il rapporto fra l'ex-Inter e il patron del club si è incrinato nel corso del mercato invernale dopo le prime scaramucce di fine estate scorsa. La cessione di Kvaratskhelia e la non sostituzione hanno fatto capire come l'ambizione che diventa quasi ossessione per la vittoria che lui da sempre ha nel Dna non è stata sposata allo stesso modo dalla proprietà che, invece che premiare il suo lavoro, gli ha quasi messo i bastoni fra le ruote.
COME SI PUO' LIBERARE? - Una clausola d'uscita ufficiale nel contratto non c'è e, nel caso, servirà un confronto diretto fra allenatore e club. In caso contrario esiste sempre e comunque la possibilità di risoluzione del contratto dietro il pagamento di una penale che comunque Conte potrebbe pensare di sfruttare.

LE VOCI SUL MILAN - Un anno fa, per tornare in tema, il suo nome era il più chiacchierato, ma nessuno a parte il Napoli ha davvero voluto affondare il colpo per lui generando, oggi, grossissimi rimpianti. In questi giorni si è ri-parlato tanto di Milan - uno dei club che per diversi motivi rimpiange la scelta fatta la scorsa estate di preferirgli Fonseca - con l'idea Paratici direttore sportivo che però si è oggi arenata e con essa anche le voci sull'allenatore che avrebbe portato con sé.
NON HA MAI SMESSO DI SPERARE NELLA JUVENTUS - Un anno fa non puntò su di lui per preferire Thiago Motta anche la sua Juventus, che oggi ha scelto Igor Tudor fino a fine stagione (Mondiale per Club compreso) e che dovrà fare ampi ragionamenti sulla panchina per la prossima annata. La realtà dei fatti è che Antonio Conte non ha mai realmente smesso di sperare in una chiamata dalla Continassa e da quella squadra che sente sua nell'anima e per cui, anche se non lo ammetterà mai pubblicamente, si è pentito dei modi con cui si arrivò all'addio nell'ormai lontano 2014.
L'ULTIMO VETO È GIA' CADUTO - Fino ad oggi in casa bianconera è sempre stato presente una sorta di veto da parte della famiglia Agnelli su un ritorno a Torino di Conte proprio per le vicende di quella bollente estate. Un veto che però John Elkann è finalmente disposto a lasciar cadere. In sostanza ora la palla passerà proprio alla dirigenza bianconera che dovrà decidere, questa volta senza imposizioni, se provare a riportare a casa il proprio figliol prodigo oppure no.
LA CHAMPIONS E... - Cosa quindi può spostare l'ago della bilancia verso Antonio Conte oppure no? In primo luogo servirà la partecipazione alla prossima Champions League perché se è vero che l'allenatore leccese sarebbe anche disposto a ridurre le proprie pretese economiche per non mettere in difficoltà il club, dall'altro non può prescindere da una squadra che sia quantomeno competitiva. E per farlo i soldi della massima competizione europea per club saranno fondamentali.
...IL PROGETTO - In secondo luogo c'è quella parola, "progetto", che alla Juve hanno pronunciato più volte e che dovrebbe essere triennale prima di tornare vincenti (col primo anno già partito a singhiozzo). Antonio Conte è però un allenatore vincente che vuole avere almeno la possibilità di competere fin da subito e che, la sua storia parla per sé, ha sempre cambiato mondo e squadre al termine al massimo di tre anni (proprio in bianconero). Se vuoi Conte, in sostanza, è perché vuoi ricostruire per vincere subito. Sarà questa la strada che la Juventus vorrà percorrere?
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Commenti
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Ma se lui vuole veramente andare alla Juve, non ci mette molto a farlo….. il fatto è che scrivete...